L’1.6.2013 mi sono recato, con un amico carissimo, in una località che avevo da tempo programmato di visitare, Samo e parte del suo territorio. Questa cittadina si trova nel versante orientale dell’Aspromonte, confina con Africo, San Luca, S. Agata del Bianco ed è posta a 270 mt. dal livello del mare. Intorno ad essa scorrono il torrente S. Caterina e la famosa fiumara La Verde. Si arriva dalla SS. 106. I cittadini Samesi, hanno origini greche, infatti il paese fu costituito da profughi greci provenienti dalla città di Samo. Samo fu fondata nel 492 a. C. e conta circa 800 abitanti. I Greci una volta sbarcati in Calabria, risalirono il torrente La Verde e fondarono Samo una colonia dotata di flotta navale, con la quale tenevano i collegamenti con la Grecia, esportando i prodotti della nostra terra, tra cui la pregiata ceramica. Successivamente fornivano a Genova il legname, ricco di resina della località Ferraina. A causa delle incursioni saracene e barbaresche, gli abitanti del luogo si spostarono nel vicino monte di Palecastro che per i frequenti eventi sismici che si avevano in Calabria fu chiamato Crepacore, dopo modificato in monte Precacore. Dopo alterne vicende a causa dei forti terremoti del 1783 e 1908 gli abitanti furono costretti a spostarsi nell’attuale località dove sorge Samo.
Sul nome Crepacuore la tradizione vuole che fu il tragico grido di una donna che a causa di un terremoto perse i suoi cari, credo che dopo aver fatto quella salita in pieno sole ho capito perché l’hanno chiamato cosi. Intorno al 1496 vi fu la baronia dei Marullo fino al 1554 data in cui i Marullo per debiti la vendettero a Umberto Squarciafico di Genova, il cui figlio Stefano nel 1565 la rivendette di nuovo ai Marullo. Nel 1588 la Baronia fu venduta ai Tranfo, principi di Cosoleto, e nel 1743 ai De Franco che mantennero la proprietà fino all’abolizione della feudalità nel 1806.
Pare che Samo ha dato i natali a Pitagora.
In questo mio percorso voglio sottolineare di più l’aspetto storico-geografico del luogo quindi mi sono recato subito dopo aver attraversato la cittadina di Samo, (sosta nel forno del paese), nella località Fonte della Rocca
e sono salito verso il centro Precacore.
Durante la salita lungo l’antica via per raggiungere il paese, ci sono una serie di nicchie con sculture votive su marmo, la cosa che colpisce di più oltre la ripida salita è il silenzio del luogo e la pulizia i viali sono perfettamente puliti, molto curati,
ecco le foto del vecchio Borgo
(Samo visto dall’alto)
(Altare dedicato a S. Giovanni Battista della Rocca patrono di Samo)
( si vedono ancora disegni molto antichi sui muri)
(cunicolo al centro della chiesa)
(Chiesa di S. Sebastiano)
(Ruderi Precacore nella parte più alta e la cittadina di Samo in basso)
(In fondo la fiumara La Verde)
Evidenzio la ricchezza di acque sorgive di particolare qualità. Mi sono recato infatti in località Pizzica dove sgorgano varie fonti di acqua rinomate per gli effetti benefici sulle calcolosi ed altre patologie, ecco le foto
(Guardate il solco che ha creato l’acqua scorrendo sulla roccia)
Un sito interessante riguardante Samo è TUTTOSAMO.IT dove potete approfondire ancora di più la storia e la bellezza di questo luogo.
Samo, li 1.6.13
daniele dattola
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