Il Sito di Daniele Dattola

Reggio Calabria Museo Naz. Archeologico: “Nomisma Reggio e le sue monete”

Si è svolto a Reggio Calabria, presso il Museo Archeologico Nazionale, in data 22.12.2016, alle ore 17,30, un importante Convegno dal tema: “Nomisma Reggio e le sue monete”.

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Presentatore e Moderatore dello stesso è stato il Direttore del Museo Archeologico Nazionale Dr. Carmelo G. Malacrino,

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che ricopre tale incarico da Agosto 2015, lo stesso laureato in architettura, è stato ricercatore universitario in Storia dell’Architettura da dicembre 2010 ad Agosto 2015, ricoprendo incarichi istituzionali di grande prestigio. Il Dr. Malacrino ha introdotto i lavori presentando i vari relatori tra cui il Dr. Franco Arcidiaco, Editore di “Del Sole Edizioni” che ha portato i saluti del Sindaco Falcomatà.

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Il Dr. Edoardo Lamberti Castronuovo, Assessore alla Cultura della Provincia di Reggio Calabria,

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e la Dr.ssa Maria Caltabiano Caccamo,  professore ordinario del SSD L-ANT/04 NUMISMATICA (dal 1. 11. 1994),

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docente di “Iconografia e Archeologia della moneta” per la Laurea magistrale in Archeologia del Mediterraneo del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina, che ha presentato una relazione magistrale  sulla numismatica. Infine, dulcis in fundo, il Dr. Daniele Castrizio, prof. Universitario presso l’università di Messina, esperto di numismatica, che è membro del Comitato scientifico del Museo di Reggio Calabria e coordinatore di questa mostra che diventa per l’importanza il fiore all’occhiello del Museo di Reggio Calabria.

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Non ho avuto dubbi sulla  mia partecipazione quando ho sentito che al Convegno avrebbe fatto parte il prof. Castrizio, in quanto so quanto sia preparato su questi argomenti e mi riferisco alla numismatica e alla storia di Reggio e dei Bronzi di Riace……….. L’aula era gremita di persone uditori di un certo rilievo, appartenenti all’università, al museo, che hanno lungamente applaudito gli interventi.

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Tutti i presenti sono stati invitati a visitare la mostra delle monete inerente la storia di Reggio Calabria dal VI° sec. a.C. alle monete della Magna Grecia, a quelle del periodo Romano.

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L’esposizione, curata da Carmelo Malacrino e Daniele Castrizio, illustra la straordinaria storia della città di Reggio dall’antichità al medioevo attraverso la bellezza dei reperti numismatici. Naturalmente è una sezione che mancava al Museo che così si arricchisce di preziosi reperti che completano  lo stesso di un elemento essenziale. Occorre dire che questo Direttore sta imprimendo un’importante svolta a questo nostro Museo, infatti in esso  si respira una nuova aria. Molti sono gli eventi che ha organizzato in un anno di attività.

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La struttura e i suoi reperti va aperta il più possibile alla gente che ha sete di sapere, di conoscere la nostra storia. Altro che barriere, bisogna aprire all’esterno la nostra storia appartiene a tutti e non ai soliti noti.

Durante  il tragitto numismatico questi sono gli argomenti  che si trovano a corredo delle stesse monete.

Come leggere le monete antiche;

La moneta e la città;

Tra merce e prezzo;

Le monete di Età classica;

L’età arcaica;

(Le prime monete avevano una forma a fagiolo,  globate. Primi esemplari sono quelli provenienti dalla Lidia risalenti al VI° sec a.C. (da Wikipendia) La Lidia  è un’antica regione storica localizzata nell’Asia Minore occidentale, generalmente a est dell’antica Ionia, nelle attuali province turche di Manisa e l’entroterra di Smirne.

Alla fine del VI° sec. a.C. la moneta si espande in italia Meridionale e Sicilia. Le prime monete della Lidia risalenti al VII° sec. a.C. erano incuse, impresse in un lato, e dall’altro lato l’impronta di un incavo che serviva ,  per batterli, in definitiva era il segno del punzone che incideva la parte dritta. Per quasi 50 anni l’uso della moneta si espanse dalla Lidia a tutte le colonie greche, e tutte hanno usato la tecnica utilizzata in Lidia. Queste monete incuse vennero prodotte in Lidia ad Atene, Corinto Egina, Thasos e tante altre).

L’età ellenistica;

(La Magna Grecia produsse in questo periodo un gran numero di monete Incuse, caratterizzata da monete che erano veri capolavori. Da noi nella Magna Grecia, queste monete incuse vennero prodotte, intorno al 550 a. C. , con una tecnica particolare, il dritto in rilievo e il rovescio con un incuso molto simile al dritto. Queste monete vennero prodotte a Sibari, Siri, Crotone, Metaponto, Poseidonia, Caulonia, Taranto, Reggio e Zancle. Di questo periodo caratteristico lo Statere d’argento che pesava gr. 8,70 lo stesso si divideva in tre dracme di 2,90 gr., trattasi di monete raffinate. Intorno al 450 a.C. la tecnica dell’incuso venne abbandonata e si cominciarono a produrre monete a doppio rilievo).

L’età Romana;

Il Medioevo.

Occorre dire che queste sono iniziative che danno lustro alla città di Reggio, quindi complimenti agli organizzatori e in particolar modo al prof. Daniele Castrizio e al Dr. Carmelo Malacrino.

Di seguito la galleria fotografica

Reggio Calabria, li 22.12.2016

daniele  dattola

 

 

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