Ricevo dal Dr. Carmelo Giuseppe Nucera, Presidente del Circolo Culturale “Apodiafazzi” il seguente Comunicato Stampa:
PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
Vicepresidenza del Consiglio
Comunicato Stampa
Si invia copia della richiesta di convocazione del Consiglio Provinciale e si invitano le SS.LL. a partecipare alla Conferenza stampa che si terrà mercoledi 1 agosto alle ore 10,30 presso la Sala della Provincia di Reggio Calabria palazzo Foti.
Il Vicepresidente
Giovanni Nucera
PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
Vicepresidenza del Consiglio
Al Presidente del Consiglio Provinciale
AL Presidente dell’Amministrazione Provinciale
REGGIO CALABRIA
OGGETTO : Richiesta Convocazione Consiglio per discutere e approvare il seguente Odg :
“ Impugnazione al TAR Lazio del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2012, col il quale viene decretata la compatibilità ambientale e il beneplacito al proseguimento dell’iter autorizzativo della centrale a carbone di Saline Joniche, in provincia di Reggio Calabria»
l sottoscritto Consigliere Provinciale Giovanni Nucera ,
CONSIDERATO CHE
Con il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2012, viene decretata la compatibilità ambientale e quindi il beneplacito al proseguimento dell’iter autorizzativo della centrale a carbone di Saline Joniche, in provincia di Reggio Calabria ;
Ben quattro Associazioni ambientaliste: Greenpeace, Legambiente, Lipu e Wwf, hanno inviato al presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti e all’assessore all’Ambiente Francesco Pugliano, nonché ai consiglieri regionali, una lettera per chiedere “l’impugnazione del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2012, impugnazione che è dalle stesse associazioni considerata « doverosa e necessaria “ giacché la Regione Calabria – ha dichiarato più volte di non voler ospitare impianti a carbone sul suo territorio;
La forzatura del Dpcm si scontrerebbe con sentenze della Corte Costituzionale che hanno stabilito il principio secondo cui la localizzazione degli impianti energetici non possa avvenire in assenza di intesa con la Regione interessata ;
La Regione ha affermato il proprio diritto a difendere la salute dei propri abitanti.
Una sterminata letteratura scientifica dimostra in maniera inequivocabile come gli impianti a carbone costituiscono un danno conclamato alla salute delle persone e dell’ambiente. Si ricorda che l’impatto sanitario del carbone, anche prendendo a riferimento gli impianti più moderni, è valutato almeno 5 volte superiore a un equivalente impianto a gas rispetto alle morti premature causate dall’inquinamento, e circa doppio in termini di emissioni di gas climalteranti».- La destinazione del territorio calabrese a centro per la produzione energetica non può che minare alla base ogni seria prospettiva di sviluppo turistico e agricolo della Calabria, le uniche concrete e valide alternative economiche e occupazionali a lungo termine a una miope politica economica che vede il futuro della Calabria nero come il carbone. Senza contare che tra i costi esterni del carbone andrebbero considerati i costi dei cambiamenti climatici che in regioni del mezzogiorno vedono l’intensificarsi dei fenomeni di inaridimento e desertificazione, con ricadute economiche negative sulle stesse colture agricole; il carbone è il combustibile che, bruciato, emette la maggiore quantità di CO2.
La Regione dovrebbe tenere in considerazione il parere della popolazione della provincia di Reggio Calabria che con un recente sondaggio commissionato dal Wwf ha parlato chiaro: il 62% degli intervistati non vuole la centrale a carbone di Saline, mentre solo il 26% è favorevole. La centrale non serve all’Italia e tantomeno alla Calabria. Infatti, a livello nazionale viene prodotta più energia di quella di cui il nostro paese ha bisogno e anche la Calabria segue questo trend.
La Regione rinunciando a far valere diritti costituzionali ribaditi in diverse sentenze della Corte dimostrando dimostrerebbe una scarsa attenzione alle esigenze e alle problematiche del proprio territorio e non agirebbe in modo coerente con le posizioni assunte in passato, ma svenderebbe al ribasso il futuro di una Regione che di tutto ha bisogno tranne che di rimanere ancorata a prospettive di sviluppo che non hanno niente a che fare col futuro. Prospettive nere come il carbone».
Considerato inoltre che il piano energetico della Calabria esclude l’utilizzo del carbone quale fonte energetica e che il PTCP non ha previsto tale insediamento ne a Saline ne in altro territorio della Provincia
Per tutto questo
CHIEDE
La convocazione del Consiglio per discutere ed approvare le determinazioni di cui all’oggetto.
Considerato infine, che a parere autorevole del premio Nobel prof. Carlo Rubbia, la direzione da seguire per la produzione di energia elettrica per il futuro, va ricercata in soluzioni che non contemplino in alcun modo l’utilizzo di combustibili fossili ne tanto meno l’energia nucleare, (giacché la tecnologia nucleare ha tutt’oggi di fronte a sé le stesse difficoltà irrisolte da un quarto di secolo ed ha bisogno di troppo tempo per dare risposte significative).
Quindi secondo Rubbia si deve investire nel solare termodinamico. Grandi centrali elettriche alimentate esclusivamente dal calore del sole. Questa tecnologia, che va sotto il nome di Solare a Concentrazione Termodinamico (o CSP – Concentrated Solar Power) è un investimento tecnologico per il futuro che è stato capito già da diversi paesi come Spagna, Cile, Messico, Cina, India, Germania e Stati Uniti
chiede altresì
all’Ente Provincia di voler riprendere l’azione propositiva degli interventi già programmati afferenti lo sviluppo dell’area di Saline , invitando il premio Nobel prof Carlo Rubbia per la illustrazione del suo progetto di Centrale Solare a Concentrazione Termodinamico, avendo nella nostra realtà la materia prima , pulita e a costo zero.
Il Vicepresidente
Giovanni Nucera
GRAZIE SIGNOR VICEPRESIDENTE PER AVERE FINALMENTE SPOSATO QUESTO PROGETTO CHE IO E’ DA TANTO CHE HO SPONSORIZZATO IN QUESTO SITO E CHE SAREBBE UN OBIETTIVO PERCORRIBILISSIMO CHE CREA LAVORO E NON DISTURBA LA SALUTE DELLA GENTE.
MELITO DI PORTO SALVO, LI 27.7.2012
daniele dattola
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