Venerdi 10.2.12 alle ore 17,30, nell’osservatorio astronomico di Reggio Calabria, “Pythagoras”,
si è svolta un’interessante Conferenza su un’epigrafe greca, che si trova presso il Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, risalente al I-II° Sec. d. C. un epigrafe di tipo funerario che tratta di un mercante greco di grano morto a Reggio Calabria.
E’ grazie al lavoro della Dr.ssa Lucia D’amore che ha trattato in un libro le epigrafi del Museo di Reggio , se oggi possiamo occuparci di questo argomento.
La conferenza è stata introdotta dal Dr. Carmelo Giuseppe Nucera, Presidente del circolo di cultura greca “Apodiafazzi”,
che ha introdotto l’ architetto Marianna Savrami, della sovrintendenza bizantina di Atene,
La Savrami ha sostenuto l’importanza della cultura greca di Calabria dicendo che bisogna mantenere l’identità del territorio e della lingua grecanica che sono un patrimonio da proteggere, in quanto la lingua grecanica è antichissima, se non si faranno azioni in questo senso, per mantenere l’identità, si perderanno le radici e avremo luoghi senza storia e senza futuro.
E’ intervenuto anche il Dr. Daniele Campolo (Assegnista di ricerca UNIV.-RC)
e infine ha relazionato il Prof. Franco Mosino filelleno, famoso grecista,
che ha analizzato l’epigrafe di tipo funerario, incisa in onore di tale Akindynos, mercante greco di grano, proveniente da Cizico, situata nell’odierna Turchia. L’iscrizione
è un saluto di addio a Akindynos di Cizico, mercante di grano greco morto nella città di Reggio. Il Prof. Mosino ha posto l’accento sul fatto che Reggio è stata sempre fin dai tempi antichi, acquirente di grano, perché ne ha sempre prodotto poco. (Riggiu non vindiu mai ranu).
il Prof. Mosino, ha fatto presente, che durante l’impero romano a Reggio si parlava la lingua greca. Questo si evince da un’elegante iscrizione su lastra marmorea del I-II° sec. d.C. . Il mercante greco venne da noi, con la sua nave, per vendere il grano che portava da una zona dell’Ucraina dove lo stesso si produceva due volte l’anno, mori mentre era a Reggio e i compagni lo onorarono con l’iscrizione marmorea. L’iscrizione è stata curata dall’ellenista Lucia d’Amore nel suo libro a pag,. 75 al n. 36., ha poi relazionato su come e da chi veniva distribuito il grano in quei tempi. Il Prof. Mosino ha proseguito la relazione richiamando l’attuale grave situazione che si è creata in Grecia, dicendo che è opportuno intervenire per non farla fallire, togliendola dall’Unione Europea, perché sarebbe un grave danno alla Cultura e agli stessi Greci che secondo Lui per l’onta si allontanerebbero da quella nazione in massa. ( ha detto:“si creerà la diaspora dei Greci che se ne andranno via per la vergogna di abitare in un paese di falliti, questo il mondo moderno dei Bocconiani non lo capisce”) ha criticato l’assenza del Governo italiano nel difendere la Grecia ed ha proposto, di lottare la disoccupazione con le opere pubbliche, così come è avvenuto nel passato, negli Stati Uniti nel 1929 e in Germania nel 1931, sostenendo allo stesso modo la Grecia, con finanziamenti mondiali che incentivino queste opere e ha proposto la “ricostruzione del Partenone di Atene”. Per questo ha offerto al Presidente dell’Apodiafazzi un bonus per la ricostruzione dell’Acropoli che il Dr, Nucera ha consegnato alla Dr.ssa Savrami perché si faccia portavoce della proposta Mosino in Grecia.
Alla serata è intervenuto L’Assessore alla Cultura della Provincia di Reggio Calabria dr. Edoardo Lamberti Castronuovo
e tanti altri ancora.
Alla fine la Responsabile dell’Osservatorio Astronomico Dr.ssa Angela Misiano
ha fatto vedere, ai presenti, il cielo stellato di Reggio Calabria nei diversi periodi.
Una interessante serata svolta all’insegna della cultura e dell’astronomia.
Reggio Calabria, li 10.2.2012
daniele dattola
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