Il Sito di Daniele Dattola

Reggio Cal. A.I.Par.C. “Tracce di un Percorso Conoscitivo” Antonello da Messina

Reggio Calabria, nella Sala dei Lampadari, in Piazza S. Giorgio, il 21 maggio 2018 alle ore 17,30 l’AIParC e il Comune di RC, organizzato dai Dipartimenti scientifici A.I.Par.C. “Arte” e “Cultura” e l’Assessorato Istruzione ed Educazione del Comune di Reggio Calabria, hanno presentato una conversazione su:”TRACCE DI UN PERCORSO CONOSCITIVO” Il dogma dell’incarnazione e il tema della Annunciazione in Antonello da Messina.

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La conversazione è stata un’occasione di riflessione sul versetto 14 del Prologo del Vangelo di Giovanni “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di Verità”, di cui si è sostanziata l’ispirazione artistica di Antonello da Messina.

I saluti sono stati portati, in una sala gremita di uditori attenti, dalla Presidente Nazionale A.I.Par.C. Irene Tripodi

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e dall’Assessore Comunale Educazione e Istruzione Anna Nucera.

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Le relazioni magistrali sono state svolte da Maria Luisa Neri, Direttore Dipartimento Scientifico Cultura A.I.Par.C. che ha trattato il tema: “Il dogma dell’Incarnazione”.

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E da Salvatore Timpano Direttore Dipartimento Scientifico Arte A.I.Par.C. che ha trattato il Tema: “Il tema dell’Annunciazione in Antonello da Messina”.

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Per capire un poco il percorso della conversazione che potrete seguire attraverso la galleria fotografica e il filmato che appena possibile inserirò in questo lavoro, Vi riporto qualcosa sulla vita di Antonello da Messina tratta dal seguente link   http://www.storiadellarte.com/biografie/antonello/antonello.htm

Antonello da Messina nacque a Messina nel 1425-30 circa.

Si formò alla bottega del Colantonio a Napoli al tempo di Alfonso I che accoglieva artisti di varie provenienze soprattutto dalle Fiandre. Antonello da Messina si può definire uno dei più grandi pittori rinascimentali dell’Italia meridionale ed esponente della pittura fiamminga in Italia. Compì numerosi viaggi fu a Venezia, Milano, in Provenza, a Roma.

Tra il 1460 e il 1465 lo troviamo a Messina, la sua pittura in questo periodo è caratterizzato dalla presenza di elementi fiamminghi e provenzali per esempio nel San Girolamo penitente che si trova al museo nazionale di Reggio Calabria e nel Ritratto virile del museo di Cefalù.

Dopo questo periodo, per circa cinque anni, compì altri viaggi di aggiornamento come dimostrano le opere che realizzò: il Salvator Mundi che si trova a Londra nel quale ci appare la conoscenza delle opere di Piero della Francesca sia nel senso volumetrico che nella semplificazione geometrica delle forme, senza rinunciare al colorismo tipicamente fiammingo. Sintesi perfetta del gusto per il particolare tipicamente fiammingo e di impianto L’Annunciata spaziale pierfrancescano è la Madonna col Bambino della National Gallery di Washington.

Ritornato a Messina eseguì numerose altre opere come il Polittico di San Gregorio conservato al museo di Messina, l’Annunciazione oggi in cattivo stato di conservazione e il San Girolamo nello studio. Una delle opere più famose di Antonello è l’Annunciata la cui datazione è incerta ma che sembra posteriore al suo viaggio di Venezia effettuato nel 1475 dove seguì alcune opere come il San Sebastiano forse facente parte del trittico di San Rocco nella chiesa di San Giuliano.

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Ancora abbiamo la Pala di San Cassiano che oggi si trova a Vienna e che servì da modello ad altri artisti che dipinsero lo stesso soggetto. La Pietà del Museo Correr di Venezia risulta essere il punto d’arrivo della sua ricerca sul rapporto luce ombra, infatti il corpo di Cristo si viene a comporre grazie alla luce mentre il fondo rimane in ombra.

Nel 1476 Antonello ritornò a Messina dove restò fino alla morte che sopraggiunse tre anni dopo.

Complimenti agli organizzatori di questo splendido evento di alta cultura.

Reggio Calabria, li 21 maggio 2018

daniele dattola

 

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