A Reggio Calabria, presso la chiesa ortodossa di San Paolo dei Greci, (bellissima chiesa cosi come si può vedere nelle foto)
ho assistito, venerdì 19 aprile 2013 alle ore 18 al rito acatisto (dal greco Akathistos), celebrato da Padre Daniele Castrizio.
Trattasi di un inno dedicato alla Vergine Maria, che risale al V° sec.; un ringraziamento della città di Costantinopoli alla protezione della stessa dalle orde barbariche, l’inno è recitato in piedi, è cantato il venerdì della grande quaresima ed è soprannominato “Inno Acatisto”.
Voglio qui ricordare che le diocesi della Calabria facevano parte del Patriarcato d’Oriente, i Normanni nell’XI° sec. iniziarono la latinizzazione della nostra terra, il popolo calabrese usava un culto religioso orientale ed una lingua e cultura greco bizantina. Nel 1° millennio cristiano il Papa aveva la giurisdizione e la cura pastorale dell’Occidente e la Chiesa Universale era guidata da una Pentarchia, 5 Patriarchi, tra cui quello di Alessandria, di Gerusalemme, di Costantinopoli, e di Antiochia, che rappresentavano la chiesa di Oriente, naturalmente il papa aveva un “Primato d’Onore” nelle decisioni a Lui spettava l’ultima parola. In seguito per questo si crearono forti contrasti che nel 1054 si acuirono e la chiesa Unica subì un tragico scisma. In Calabria la latinizzazione linguistica culturale e religiosa, fece perdere terreno alla lingua e ai riti greci. Che continuarono ad esistere grazie all’isolamento geografico dei cosiddetti paesi dell’Area Grecanica, Bova, Gallicianò, Condofuri, Roghudi, Roccaforte etc. , agli italo albanesi, alle Associazioni italo greche e alle varie chiese ortodosse attive nel nostro territorio, tra cui la S. Paolo dei Greci. Oggi il dialogo ecumenico con la chiesa Ortodossa d’Oriente si sta rafforzando, infatti Bartolomeo I°, Capo spirituale della chiesa ortodossa e Patriarca di Costantinopoli, ha partecipato per la prima volta dal 1054 all’inaugurazione del Pontificato del vescovo di Roma Francesco, questo può essere interpretato come un segnale importante che indica la volontà di rilanciare il dialogo ecumenico delle due chiese.
Non vi nascondo che il Prof. Daniele Castrizio riesce sempre a sorprenderci, perché io lo conoscevo come uomo di grande cultura, laureato in lettere presso l’Università di Messina, specializzato in archeologia classica e medievale presso l’Università di Lecce, grande esperto di numismatica greca e romana, Docente Universitario di numismatica, ricopre tanti altri incarichi, è Autore di centinaia di articoli, insomma un uomo di grande cultura, che coltiva come abbiamo visto molteplici interessi, ora l’ho conosciuto anche sotto questa veste di “Guida” della Chiesa ortodossa di Reggio Calabria, quindi non posso che riverirlo, per questo ritengo sia un “Illustre personaggio” di questa terra Calabra e quindi…complimenti a padre Eligio Daniele Castrizio.
Seguiranno alcuni brevi filmati della cerimonia.
Reggio Calabria, li 19.4.2013
daniele dattola
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