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Questo antico piccolo centro fortificato, godeva di autonomia politica e batteva moneta propria, poche sono le fonti storiche che lo descrivono e in merito alla sua posizione molte sono le incertezze. Una cosa è certa era posto a cavallo tra la repubblica di Locri e quella di Reggio, per cui durante le invasioni ora dell’uno ora dell’altro, gli eserciti, dovevano per forza di cose attraversare e conquistare questo territorio. Nel libro III c. 99 Tucidide riferisce che la flotta Ateniese, guidata da Lachete, nel 426 a C. occupò Peripoli, (posta sulla riva sinistra dell’Alece), riconquistata dopo dai Locresi e successivamente persa. Queste continue incursioni costrinsero i suoi abitanti a spostarsi in un luogo più all’interno. (Bova ?).
(Fiumara Alece oggi dell’Amendolea, in alto a dx Bova in direzione della fiumara a sn Amendolea con il castello)
Il Barrio e altri autori identificano Peripoli nell’attuale Amendolea , e descrivono Perypolis come un centro posto presso il fiume Alece, in posizione elevata, distante dal mare 4000 passi.
(Fiume Alece una volta navigabile) (Mura castello dell’Amendolea )
( Chiesa dell’Assunta ancora visibili affreschi) (Ruderi del Castello dell’Amendolea)
Altri identificano Peripoli presso S. Carlo, paese che ha una piccola fortezza, a sinistra del torrente Amendolea, confinante con il torrente, era un punto di controllo del traffico navale?.
(Fortezza S. Carlo) (Fortezza S. Carlo)
Strabone descrive: “vi scorre il fiume Alece (Alice), copioso di trote e d’anguille, che divide Locri da Reggio. Esso scende per una valle profonda;……e dista 4.000 passi dal mare, vi è il paese di Amygdalia, un tempo detta “Peripoli”; costruita in un luogo elevato e per natura sufficientemente difeso; con lini, formaggi, e miele ottimo, ….In quell’agro vi sono i villaggi di Rigudum, Arocha, et Gallicum….”.
( Fiumara Amendolea e paese Roghudi) ( “I Caddareddi” in località Roghudi)
Strabone dice che Peripoli corrispondeva ad Amigdalà di Bova Marina. Peripoli era situata tra i territori della Magna Grecia che costituivano le due Repubbliche , Reggio
e Locri, esso era un piccolo stato neutro, che confinava ad Ovest con l’Haleki e ad est con il Kaikinos. Anche il Bertone Misiano asserisce che Peripoli si trova nel sito Amigdalà in Bova Marina e che i suoi confini erano l’Alece ad ovest e il Kaicino (torrente di Palizzi) ad est.
( Golfo Bova Marina )
Questa citata autonomia del piccolo centro, lo portava a battere moneta, si conoscono solo due monete, una rappresentante un toro (la divinità adorata dagli antichi egizi) e al rovescio un Nettuno con la scritta “Poseidonea” l’altra raffigurante una testa di donna “Venere” con le scritte Peripolion e Pitanatan indicanti che Peripoli aveva ed usava navi di Pino, modificazione di una parola dorica che significava città dai pini naviganti. Ciò sta a dimostrare, rispettando le teorie di tutti, che il centro sicuramente si trovava in un luogo navigabile.
(Percorso della Fiumara Amendolea) (Fiumara Amendolea e paese Roghudi)
Si hanno anche notizie che i Greci usavano molto il legname di pino per la costruzione delle navi da guerra e che i tronchi di pino venivano trasportati con navi fino alla Grecia, da essi si ricavava un legname eccellente, molto ricco di resina.
Non bisogna dimenticare infine che nei boschi, vicino Roccaforte vi è una località (delizia per gli amanti dei funghi) che si chiama Peripoli. Ricca di pini secolari.
(Pineta Peripoli)
Cittadino di Peripoli fu Pasitele, pittore e scultore, nato intorno al 30 a. C. che visse a Roma.
Chi ha notizie più precise sia sulla storia, sia sulle monete, può comunicarcele. Per la nostra “Memoria” ritengo sia questo un argomento molto interessante e comunque sarebbe bello poter riprodurre una foto delle monete per portarla a conoscenza di tutti.
09.11.2007
daniele dattola
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