Il Sito di Daniele Dattola

OLIMPIADI 1960 LA FIAMMA OLIMPICA ATTRAVERSA MELITO PORTO SALVO

 

 

 

 

Nel 1955 un’apposita Commissione, assegnò i Giochi Olimpici alla città di Roma.

 

 

 

logo dei giochi

 

 

Nel 1960 Roma ha l’occasione di mostrare, al mondo intero, tutto il suo splendore e la sua bellezza, la Basilica di Massenzio ospita la lotta, le gare di ginnastica vengono svolte nelle Terme di Caracalla, mentre la Maratona partendo dal Campidoglio, percorre l’Appia Antica e termina sotto l’Arco di Costantino. La Maratona viene vinta da un piccolo, magro,  soldato della guardia Imperiale Etiopica, mai visto prima, che nessuno conosceva, e che correva a piedi nudi, Abebe Bikila che arriva solo al traguardo. I giochi furono aperti dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi.
Questa Olimpiade, trasmessa in tv, per la prima volta in tutta l’Europa fu grande e apprezzata anche per gli storici risultati, con 36 medaglie l’Italia si  collocò al 3° posto della graduatoria finale, 1° l’Unione Sovietica, 2° gli Stati Uniti 3° l’Italia, con 13 medaglie d’oro, 10 d’argento, e 13 di Bronzo. Grande la prestazione nei 200 mt di Livio Berruti che conquista il record mondiale, nel torneo di pugilato vittoria eccellente di Classius Clay, grandi gli italiani anche nel ciclismo.
La fiamma olimpica nel 1960 ha attraversato l’Italia e anche la Calabria passando per Melito di Porto Salvo. I Tedofori scelti per attraversare il territorio del Comune di Melito furono: Zampaglione Sergio, Franco Lugarà e Domenico Minicuci. Nella 1° foto in basso Carmelo Zema, Romano Pizzi, Pasquale Mangiola.

 

 

 

i tedofori Zampaglione, Minicuci, Lugara' con Meme' Zema, Romano Pizzi, e pasquale Mangiola 60 Mimmo Minicuci e Franco lugara' difronte Jacopino sul Corso 1960

 

 

 

Il Tedoforo è colui che porta la Fiamma Olimpica, la fiamma è il  simbolo dei Giochi,  annuncia il messaggio,  incarna e diffonde gli ideali: l’unione e la pace tra i popoli, la lealtà, il coraggio, la fratellanza e la solidarietà.

 

 

 

Immagine 172 FIACCOLA OLIMPICA

 

 

 

I tre furono prescelti, da un’apposita Commissione, per le loro qualità agonistiche del tempo Domenico Minicuci era un importante e conosciuta punta di attacco della  squadra locale di calcio.

 

 

 

 aprile 1951 Melitese 5 Roccella 1 campo Tuccio Calcio punizione e goal Pro Pellaro Vigor S. Melito 2-2 Silimarco M

 

 

 

Lugarà di Atletica leggera,  Sergio Zampagliene di calcio. In occasione delle Olimpiadi di Torino il Lugarà ha fatto per la seconda volta il Tedoforo nella città di Reggio Calabria. Nel 1960 i Tedofori percorrevano un tratto di 1500 mt. oggi invece solo 500.mt., i tre hanno avuto il compito di portare la fiamma olimpica nel centro abitato di Melito.

 

 

 

Mimmo Minicuci attraversa Melito con la fiaccola

 

 

 

Oggi i tre sono:  Zampaglione uno stimato  commerciante, Lugarà Docente Universitario e l’avv. Domenico Minicuci un alto funzionario dell’ASP di Reggio Calabria ex Direttore Generale dell’ASL 10 di Palmi. L’avv. Minicuci ricorda che era stato prescelto in quanto allora era un giovane che aveva una particolare predisposizione allo sport, tanto è vero che s’impegnava durante le partite di calcio nella locale squadra della Melitese, cercando di dare sempre il massimo.

 

 

 

Mimmo Minicuci prima di una partita della Melitese

 

 

 

Egli ricorda quel giorno, come un giorno caldissimo e ricorda nel tratto percorso da Annà al Centro di Melito, il calore e l’affetto che gli dimostrarono i cittadini, giunto al Centro consegnò la torcia olimpica a Franco Lugarà ed ecco la foto

 

 

 

OLIMPIADI 1960 CONSEGNA DELLA TORCIA DA M MINICUCI A F

 

Ho ritenuto utile pubblicare queste foto perché sono la memoria storica di un evento importante che deve servire di esempio alle generazioni attuali la “memoria” è una cosa importante, a volte per avere un buon futuro, occorre guardare bene nel passato.
Datemi la possibilità di pubblicare altre foto del passato, relative alla storia di Melito, contattatemi via email….collaborate…grazie

                                                                                                                                                                     

                                                                                                                                                        daniele dattola

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