Melito di Porto Salvo il 10.3.2017, alle ore 9,00, presso l’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Ten. Col. Giovanni Familiari”, il Dirigente Scolastico Dott. Domenico Zavettieri ha promosso un incontro con Don Luigi Ciotti, Responsabile Nazionale di “Libera”, dal tema: “Luoghi di speranza e testimoni di bellezza”,
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in occasione della ventiduesima edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” che si terrà il 21 marzo 2017 a Locri. Tale iniziativa è stata promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, in collaborazione con “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” invitando tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Con questa incontro il Dirigente Scolastico Domenico Zavettieri ha richiamato l’importanza della cura dell’ambiente e dei territori con l’impegno per la dignità e la libertà delle persone. Occorre esercitare al contempo le proprie responsabilità di persone, di cittadini, di abitanti – ospiti e custodi – della Terra. Una iniziativa creata e voluta dal Dirigente Zavettieri per meglio informare e sensibilizzare gli studenti su tematiche molto importanti per la loro formazione e per la vita sociale e democratica del Paese.
Don Luigi Ciotti si è commosso appena arrivato nel vedere tutti gli studenti ad attenderlo fuori dell’Istituto tra questi anche quelli dell’I.C. “Megali Melito Roccaforte” e dell’I.C. “De Amicis Bagaladi S. Lorenzo” con i propri Dirigenti. Entrando si è soffermato a leggere una grande scritta dietro il palco deputato all’incontro, in essa si leggeva: “La mafia ha paura della scuola perché teme la cultura”
Subito dopo gli interventi dei due Dirigenti Scolastici Zavettieri
e Sclapari,
e di Rosaria Anghelone di “Libera”
sul palco anche Gurnari Stefania. Sugli interventi non mi soffermo in quanto avrete modo di ascoltarli nei filmati che allego al presente articolo, dico soltanto che Don Ciotti ha citato vari avvenimenti della sua vita e ha voluto ascoltare tutte le domande a Lui rivolte dai ragazzi rispondendo ad essi una ad una.
Ora brevemente un sunto della sua vita tratto da Repubblica.it di Andrea Gualtieri “il sacerdote il cui nome è legato alla Chiesa di frontiera, vicina agli ultimi e a chi soffre. Fondatore di Libera, coordinamento di associazioni antimafia nato nel 1995, e prima ancora del Gruppo Abele, impegnato nell’aiuto dei tossicodipendenti e nella cooperazione internazionale, don Ciotti è l’emblema dei ‘preti di strada’, etichetta che lo ha accostato tra gli altri a don Andrea Gallo, a don Vinicio Albanesi, don Gino Rigoldi e don Maurizio Patriciello. Fu il vescovo di Torino Michele Pellegrino che, ordinandolo sacerdote nel 1972, gli disse: “La tua parrocchia sarà la strada”.
Don Tonino Bello, il vescovo di Molfetta amico dei poveri per il quale è in corso la causa di beatificazione, fu tra i suoi ispiratori e gli donò una stola che lui conserva gelosamente. Guardato con diffidenza per anni dalle gerarchie ecclesiastiche, il 21 marzo 2014, nel corso della veglia per l’annuale giornata della memoria delle vittime innocenti di mafia, è arrivato per don Ciotti il riconoscimento pubblico anche da parte di papa Francesco, che lo ha abbracciato e tenuto a lungo per mano: un rapporto confidenziale, quello tra i due, fatto di stima reciproca, tanto che il sacerdote nato a Pieve di Cadore si rivolge al pontefice argentino dandogli del ‘tu’” ecco detto questo occorre fare i complimenti al Dirigente scolastico Domenico Zavettieri che ha organizzato questo importante incontro, dando questa opportunità ai nostri giovani, attraverso questa offerta formativa per far loro sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica , loro bisogna ricordarlo saranno la nostra futura classe dirigente.
Guardate qui di seguito la galleria fotografica e i filmati
Melito di Porto Salvo, li 10.3.2017
daniele dattola