Melito di Porto Salvo Venerdi 28 ottobre alle ore 17.00 si è svolto presso il mercato coperto un interessante Convegno, organizzato dal Cif dal titolo: “Maria Goretti: Un messaggio per i giovani?”
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I lavori sono iniziati con i saluti della Presidente del Cif Melito Dr.ssa Franca Carrabotta che è intervenuta aprendo la serata.
Dopo l’intervento di Franca Carrabbotta è intervenuta la Dr.ssa Angela Lagana’ che ha portato i saluti del CIF provinciale a nome della Drssa Giovanna Ferrara e del CIF Regionale della Calabria.
Dopo sono seguiti i saluti del Sindaco di Roghudi e Consigliere della città metropolitana Pierpaolo Zavettieri .
Il Convegno è stato moderato dalla prof.ssa Maria Rosa Falduto
che dopo i brevi saluti di rito ha introdotto Don Benvenuto Malara parroco della chiesa Immacolata, che si è complimentato
cosi ha detto; “ Mi complimento col CIF per questa iniziativa, perché vedete sono stati accesi i riflettori su Melito però adesso si vanno spegnendo, si son fatte passerelle, si è infangata Melito, io dico che i fatti che succedono sono delle finestre che si aprono sulla realtà sta a noi poi farne la lettura a partire dai valori che ci portiamo dentro perché altrimenti si rischia di fare ancora maggiori danni e alle persone direttamente coinvolte che a tutta la società, allora ben vengano queste iniziative, questi Convegni nei quali ci vengono presentate delle persone che possono essere prese come modello da presentare ai nostri giovani, perché quello che manca a noi tutti, in particolare ai giovani sono proprio i modelli, che riescono ad entusiasmare i giovani per le cose belle, per le cose buone ed allora ben venga Santa Maria Goretti modello veramente di vita, non solo, io leggevo che Berlinguer la presentava come modello per i giovani comunisti e così anche un altro grande comunista d’italia di cui ora non ricordo il nome aveva ripreso la figura di Maria Goretti da presentare ai giovani, quindi vi dico grazie a nome della Comunità grazie a nome mio e vi incoraggio a continuare su questa strada ci vedrete accanto a voi a collaborare insieme”. Grandi applausi da parte di tutta la Sala gremita di persone, nei confronti di questo nostra guida pastorale. La moderatrice a questo punto illustra la serata e ci parla dei tre relatori, padre Giovanni Alberti,
il Dr. Toscano Giuseppe
e il Dr. Romeo Pasquale.
Padre Giovanni Alberti storico, biografo di Santa Maria Goretti, appartiene alla Congregazione della Passione di Gesù ed è Rettore emerito del Santuario di nostra Signora delle Grazie di Nettuno, in provincia di Roma, dove sono conservate le spoglie della santa.
Impegnato e autorevole biografo di quella che lui chiama Marietta, ha pubblicato diversi lavori della Santa, l’ultima pubblicazione del 2016 è: “domani sarà grano” dove riprende la vita della santa non solo in chiave biografica, ma dove traccia un percorso di spiritualità Gorettiana cioè ispirato alla vita al carisma di questa santa bambina. Il titolo della sua relazione è: “Maria Goretti la Santa del si e del no”. Nel 2015 le spoglie di Maria Goretti sono stati portati negli Stati Uniti per due mesi insomma la Santa è venerata in varie parti del mondo, e padre Giovanni Alberti ha accompagnato questo pellegrinaggio ha lasciato la moderatrice, quindi, la parola a padre Giovanni Alberti che ha relazionato sulla santa alternando la sua parola con brevi filmati. Il 25 novembre di ogni anno per disposizione dell’ONU si celebra in tutto il mondo la giornata mondiale contro il femminicidio, un grido di dolore che si solleva da ogni angolo del pianeta, contro quella che sta diventando una vera emergenza umanitaria per ricordare questa barbarie richiamo che solo in italia nel 2014 le donne vittime della violenza maschile sono state 124 secondo i dati diffusi dall’OMS sono state più di 6 milioni le donne vittime di violenza di natura fisica, sessuale, psicologica, economica fatti inquietanti soprusi che avvengono nell’ambito di parenti, amici, mariti che vengono taciute per paura o vergogna tanto che più di un terzo dei casi di violenza non vengono denunciati, purtroppo il fenomeno è in crescita, siamo passati dai 124 femminicidi del 2014 ai 177 casi nel 2016, il dato del 2014 ci parla di una vittima ogni tre giorni. Nel mondo secondo l’OMS il 35 per cento delle donne è destinato a subire violenze durante la vita e il 30 per cento nelle mura di casa. Il nostro tempo in questo campo lascia intravvedere evidenti contraddizioni, da una parte l’uso enfatizzato della donna e del suo corpo ai fini commerciali ed economici dall’altro la dignità della donna è calpestata e vilipesa permettendo e tollerando sorprusi e ingiustizie questi casi dimostrano un malessere che caratterizza la società post moderna e la strumentalizza i pericoli di una crescente assuefazione ci fanno capire che i salotti sulle donne martoriate è terminato occorre passare alla terapia necessaria il femminicidio e la violenza in genere compresa quello sulle donne interpella anche la coscienza dei credenti lo stesso sinodo chiuso in Vaticano del 2014 riconosce che la dignità della donna ha necessità di essere difesa e non vanno dimenticati i casi di violenza di cui le donne sono vittime all’interno della famiglia, certi stereotipi sulla donna sono anche frutto di processi lenti ed evolversi che solo un cammino di crescita umana e spirituale fanno superare. La luce che viene dalla parola del signore è anche in questo caso determinante, Voi tutti dice l’apostolo Paolo siete figli di Dio, per mezzo di Gesù Cristo perchè credete in Lui, non ha più importanza essere Ebreo o Pagano Schiavo o libero uomo o donna. In italia la Legge del 2009-e del 2013 di stolking rende penalmente più pesanti i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori, non sembra aver portato contributi rilevanti alla soluzione del problema. Su questo scenario delle tante ombre oscure a dir poco preoccupanti come una filigrana si profila la storia umana e spirituale di Maria Goretti chiamata in casa dalla mamma Marietta, anche Lei è vittima di stereotipi, una bambina che appena a 11 anni e una manciata di giorni , con la testa sul collo e il drammatismo di chi nella vita è abituata a lottare contro avversità, il suo profilo psicologico ed esistenziale almeno come ce lo hanno tramandato i suoi contemporanei lascia intravvedere una preadolescente dal normale sviluppo psico fisico. Alcuni esempi, alla morte del padre 6 maggio 1900, di malaria, appena 40enne e 5 figli da mantenere, sorretta dalla fede e dal coraggio si rimbocca le maniche e tra le tante ipotesi che gli si paiono davanti preferisce quella più costruttiva per sé e la sua famiglia, davanti alla bara del padre, a 9 anni questa bambina si presenta e dice “mamma penserò io a mandare avanti la casa, tu vai in campagna a posto di papà” soluzione non ovvia, come quella magari di scappare di casa o altre fughe da una realtà dura e violenta, per molto meno si parla di scappare di casa nelle violenze familiari. Marietta nella sua testimonianza di amore e di perdono del suo assassino fa della coerenza la sua ragione di vita . Marietta è una ragazza della porta accanto, non stava nella nicchia, ha fatto la sua vita, lei è figlia della famiglia e non la famiglia del mulino bianco dove tutto andava bene, suo padre muore giovane, lei ha conosciuto anche l’emigrazione, loro sono venuti da Ancona, la famiglia come valori che comporta anche il dolore , la famiglia che riesce anche a superare il dolore della morte del padre, pensate che cosa grande che forza ha la famiglia questo è il modello che ognuno di noi deve seguire e inculcare ai giovani il perdono che ha fatto della Goretti una santa.
A questo punto è intervenuto il Sindaco di Melito ing Giuseppe Meduri che si è scusato con tutti per il ritardo.
La moderatrice dopo padre Alberti annuncia la seconda relazione dal Tema: “Traiettorie educative, la laicità del pensiero pedagogico semplice di una Santa” a cura del Dr Giuseppe Toscano
che cosi presenta è di Melito P.S., quindi conosciuto da tutti, giornalista, scrittore, collabora con la Gazzetta del Sud come corrispondente, si occupa di cronaca, di sport, collabora anche con pubblicazioni su settimanali, mensili, con testate televisive, testimone della società melitese, ha scritto due libri uno sul Generale Azzarà e quello su don Benvenuto Malara, quest’ultimo libro indaga un cinquantennio di storia locale e quindi un testimone ma anche una persona impegnata a promuovere e valorizzare la sua terra nello spirito di rendere un servizio alla sua comunità . La relazione su Maria Goretti è stata magistrale voglio però qui riportare solo una parte saliente riguardante Melito: “su corsi e ricorsi storici, mi fermo a due mesi fa esattamente all’inizio del mese di settembre quando la drammatica vicenda della ragazzina di questa nostra cittadina viene portata a galla in tutta la sua gravità da un’inchiesta giudiziaria il quadro dipinto dalle indagini rimanda l’immagine di una comunità attraversata da un marcato disagio sociale giovanile , cosa ci siamo detti , cosa ci siamo sentiti ripetere da sociologi ed esperti una parola su tutte si stanno sgretolando in maniera lenta ma inesorabile i Valori importanti quei valori che mi piace definire dal volto nobile, su cui la nostra società si è sempre retta su cui in particolare la nostra comunità melitese si è sempre retta, almeno fino a poco tempo addietro è stato così, per questo e ripeto il passaggio di domani sarà grave citato poc’anzi uomini e donne soprattutto giovani e bambini, afferma argutamente lo scrittore, considerano Marietta la loro “sorellina” che richiama alle cose buone e semplici a quei valori essenziali che forse accantoniamo ma restano indispensabili gli unici che possono davvero farci realizzare come persone e come società. Marietta, insomma, è un manifesto di vita posto a luce piena, sulla soglia del Terzo Millennio”.
Dopo la relatrice ha presentato il terzo relatore il Dr. Pasquale Romeo psichiatra presso l’Università Dante Alighieri che ha trattato l’argomento il disagio Giovanile.
A relazioni concluse, vari sono stati gli interventi da parte dei presenti, tra questi il giovane Giuseppe Zavettieri, il Dirigente scolastico Domenico Sclapari, l’Assessore di Roghudi Lea Stelitano e altri.
Un Convegno interessante e gradito da tutti i presenti che hanno più volte applaudito. Complimenti alla Drssa Franca Carrabotta Presidente del CIF Melito per l’organizzazione dell’evento.
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Melito di Porto Salvo, li 28.10.2016
daniele dattola