Serata di commiato annuale del circolo Meli svoltasi il 20 luglio 2013, alle ore 20,45, presso la villa Minniti sul Lungomare dei Mille di Melito P.S. Una serata riuscitissima, gradevole e di bon ton, svolta in una villa splendida
dove la luna è stata la protagonista.
Lo spettacolo ha inizio con un monologo dell’attore messinese Giuseppe Luciani il titolo è:”Addio alle scene (ma forse no)”
Luciani è regista, scrittore, cantastorie, zanni e clown.
Il monologo in cui Luciani è anche autore, è uno spettacolo imperniato su figure pilastro della comicità italiana:lo zanni primordiale, il cantastorie, la macchietta, il mimo giullaresco e il clown.
subito dopo sulla scena due musicisti famosissimi che hanno allietato tutta la serata Adolfo Zagari, fisarmonicista e Daniele Siclari, chitarrista. Zagari si è diplomato in fisarmonica presso il conservatorio “Cherubini” di Firenze, in jazz presso il conservatorio di musica “F. Cilea” di Reggio Calabria, dove in atto è docente e svolge un’intensa attività didattica e concertistica sia da solista che in formazioni orchestrali.
Daniele Siclari è chitarrista famoso con un repertorio che va dal jazz alla musica classica con chiari riferimenti mediterranei.
Il Presidente del Circolo Meli ha ringraziato i “Padroni di casa” Memè Minniti e Rina Aloi per la disponibilità avuta nei confronti del Circolo Meli precisando che la casa è stata messa a disposizione gratuitamente. Presente il Consigliere Provinciale Pierpaolo Zavettieri che ha fatto un breve intervento.
La poetessa Rosy De Fazio ha invece dedicato una poesia al padrone di casa Memè Minniti
e dopo averla recitata ha donato allo stesso una pergamena ricordo dell’evento.
Infine il Presidente del Circolo ha ringraziato Pepè Albano e Aldo Sergi, grazie a loro gli invitati hanno potuto gustare varie qualità di miele di buonissima qualità, ed ha ringraziato l’Azienda vinicola Tramontana per l’ottimo vino messo a disposizione di tutti i presenti. Il miele quindi è stato oltre alla luna il protagonista assoluto della serata e dal dépliant del Circolo Meli trascrivo integralmente:
(F. da internet)
“Il miele è prodotto dall’ape sulla base di sostanze zuccherine che essa raccoglie in natura. Le principali fonti di approvvigionamento sono il nettare, che è prodotto dalle piante da fiori (angiosperme), e la melata, che è un derivato della linfa degli alberi, prodotta da alcuni insetti succhiatori come la metcalfa, che trasformano la linfa delle piante trattenendo l’azoto ed espellendo il liquido in eccesso ricco di zuccheri. Per le piante, il nettare serve ad attirare vari insetti impollinatori, allo scopo di assicurare la fecondazione dei fiori. A seconda della loro anatomia, e in particolare della lunghezza della proboscide (tecnicamente della ligula), le api domestiche possono raccogliere il nettare solo da alcuni fiori, che sono detti appunto melliferi.
La composizione dei nettari varia secondo le piante che li producono. Sono comunque tutti composti principalmente da glucidi, come saccarosio, glucosio, fruttosio ed acqua.
Il loro tenore d’acqua può essere importante, e può arrivare fino al 90%. La produzione del miele comincia nell’ingluvie dell’ape bottinatrice (la cosiddetta borsa melaria), dove il nettare raccolto viene accumulato. Giunta nell’alveare, l’ape rigurgita il nettare, che a questo stadio è ancora molto liquido. Il compito passa alle api operaie, che per 20 minuti digeriscono il nettare, scindendo gli zuccheri complessi in zuccheri semplici, utilizzando gli enzimi come l’invertasi, che ha la proprietà di idrolizzare il saccarosio in glucosio e fruttosio.
(f. da internet)
L’elaborazione del nettare viene ultimata con la sua disidratazione. a questo scopo, le api operaie lo depongono in strati sottili sulla parete delle celle. Le api ventilatrici mantengono nell’alveare una corrente d’aria che provoca l’evaporazione dell’acqua. Il miele impiega in media 36 giorni per maturare, ma la durata varia a seconda dell’umidità iniziale del nettare. viene quindi immagazzinato in altre cellette che, una volta piene, saranno sigillate (opercolate).
Proprietà e benefici del Miele
Fin dall’antichità grazie alle numerose sostanze che lo compongono, il miele è stato considerato utile nella prevenzione e nella cura di numerose malattie: veniva usato come equilibrante del sistema nervoso, per placare l’insonnia, regolare l’intestino ed aiutare la digestione; era considerato di valido aiuto per ottenere la cicatrizzazione più rapida delle ferite ed era consigliato a chi avesse problemi alle vie respiratorie o disturbi cardiocircolatori. Dopo essere stato trascurato per un periodo a causa della scoperta dello zucchero, si è tornati ad apprezzare le sue virtù terapeutiche, tra le quali l’azione sul metabolismo, sul sistema nervoso, sullo stomaco, sull’intestino, sull’apparto respiratorio e sul cuore. Data la sua nota ricchezza di vitamine, minerali ed aminoacidi, ad oggi è un forte alleato nella cura della tosse e dei raffreddori invernali.
Vari tipi di Miele
Miele di castagno
Si presenta con un colore variabile dal noce chiaro al noce scuro, quasi nero, un odore forte, acre. Il sapore è caratteristico, un po’ amarognolo, di consistenza a volte, vischiosa. proviene da tutte le zone collinari, premontane e appenniniche, dalle Alpi alla Sicilia. Indicazioni: sudorifero, espettorante, raccomandabile in tutti i casi di circolazione cattiva del sangue, è indicato anche per le persone anemiche, affaticate, asteniche.
Miele di sulla
Si presenta con un colore quasi bianco se cristallizzato oppure da incolore e giallo paglierino se liquido. Nella forma cristallizzata mostra una massa uniforme e pastosa a grani fini. Il profumo è delicato, leggermente floreale con note vegetali di paglia ed erba secca. Il sapore è altrettanto delicato anche se con un retrogusto leggermente acerbo. E’ il miele degli sportivi per eccellenza perché contiene fruttosio di alta qualità e numerosi oligoelementi come zinco, rame, magnesio, ferro, manganese. Per queste sue caratteristiche è consigliato prima di un allenamento o dell’attività sportiva, essendo una formidabile fonte di energia che verrà rilasciata in modo lento e costante a beneficio dell’apparato muscolare sotto sforzo.
Esso è lassativo, diuretico, tonico, depurativo ed è consigliato per applicazioni sulla pelle contro acne e brufoli.
Miele d’arancio: detto anche miele di fiori di zagara,
E’ prevalentemente ottenuto dall’arancio o in alternativa dal limone e dal bergamotto. Si presenta con un colore molto chiaro, che da sul bianco dopo la cristallizzazione, ed ha un profumo di fresco. E’ gradevole al palato, grazie al suo gusto intensamente aromatico ma allo stesso tempo delicato, come i fiori da cui proviene.
E’ uno dei migliori mieli da tavola e si presta all’uso in tante ricette come ad esempio arrosti di anatra e maiale, ma è ottimo anche con lo yogurt oppure spalmato su una fetta di pane, magari con una pennellata di burro. Va ricordato che, come tutti i tipi di miele, è sensibile alle alte temperature, pertanto le sue caratteristiche peculiari verranno evidenziate nell’uso naturale a freddo. Si usa anche nella miscelazione di bevande, come dolcificante di cocktails e long-drinks, per dolcificare la panna montata e tutti i dessert con mascarpone e ricotta. Tra le proprietà che più contraddistinguono il miele d’arancio è un calmante naturale, ottimo per predisporre l’organismo per un sonno riposante. E’ ricco di proprietà depurative e da sollievo ai disturbi di stomaco derivanti da stati di ansia o da eccessi alimentari.
Miele Millefiori
Con questo termine s’intende un miele proveniente da una moltitudine imprecisata di fiori, quindi può avere colore e sapore diversi di anno in anno, cosa che non accade con i mieli mono floreali, nei quali questi due caratteri sono costanti. Quando viene estratto dai favi di cera, esso è allo stato liquido per poi cristallizzarsi con il passare del tempo e l’abbassarsi della temperatura. Ciò è dovuto alla presenza del glucosio e ai processi chimico-fisici del tutto naturali che non apportano alcuna alterazione alle proprietà del prodotto.
Il millefiori è il miele preferito dalla maggior parte dei consumatori. Generalmente più ricco di fruttosio che glucosio, trova ottimo impiego per prime colazioni e merende, mentre in cucina è consigliato su formaggi freschi e sulla macedonia di frutta. Sotto l’aspetto terapeutico, il millefiori è ricostituente, vitaminico e ricco di sali minerali”.
Melito di Porto Salvo, li 20.07.2013
daniele dattola
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