Melito di Porto Salvo, Sabato 22 Giugno alle ore 18.00, presso la Sala Convegni dell’ex Mercato Coperto, L’AIParC Territoriale di Melito Area Grecanica ha presentato il libro di Cosimo Sframeli: “Ndrangheta Addosso”, evento patrocinato dal Comne di Melito di Porto Salvo.
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I Lavori sono stati aperti con i saluti Istituzionali della Presidente Lucia Mangeruca
che ha rivolto gli stessi a tutti i presenti alle Associazioni e alle Autorità, erano presenti: Il Consigliere Regionale Giuseppe Pedà;
Il Sindaco di Melito Giuseppe Meduri;
Il sindaco di Montebello Ionico Ugo Suraci;
Il Sindaco di Condofuri Tommaso Iaria
e l’Assessore al Comune di Condofuri Carolina Nucera;
il già Sindaco di Palizzi Arturo Walter Scerbo, che sono anche intervenuti durante il dibattito.
In una Sala gremita di persone, ha introdotto i lavori, mirabilmente, Paolo Licordari, Dirigente Medico, Socio AIParC
mentre il giornalista Gianfranco Marino ha relazionato sul tema del libro Ndrangheta Addosso e moderato l’evento.
E’ intervenuto all’evento l’Autore del libro, Cosimo Sframeli e l’editore Falzea.
Cosimo Sframeli, Tenente dei carabinieri in pensione, è stato promosso per titoli e meriti, paracadutista, è stato Comandante/Insegnante di Plotone della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria.
Nel 1980, a Locri ha fatto parte del pool di Magistrati e Carabinieri che investigarono sul fenomeno della ndrangheta, divenendone un grande esperto.
Ha retto vari Comandi Stazione dei Carabinieri tra cui Siderno, Bovalino, S. Lorenzo, Bova M. Reggio Calabria principale, Vibo Valentia principale. Cavaliere e Ufficiale al merito della Repubblica Italiana, decorato Medagli d’Oro al merito Mauriziana dal Presidente della Repubblica, nonchè delle Medagli di Bronzo, d’Argento e d’Oro al merito di lungo comando del Ministero della Difesa. Consulente dellaCommissione Parlamentare Antimafia durante la XVII Legislatura. etc. Autore di n. 4 libri.La Città di Reggio Calabria gli ha conferito, nel 2016, il San Giorgio d’Oro ed è stato insignito della cittadinanza onoraria dai Comuni di Bovalino, Locri, Portigliola,San Lorenzo, Bova Marina e Bova. Cosi come ha detto la Presidente Lucia Mangeruca, è stato un onore per l’Associazione Terrioriale presentare questo libro, che appassiona e affascina, facendosi leggere d’un fiato, che rispecchia gli anni turbolenti della terra di calabria, mettendo in rilievo le problematiche del nostro territorio. Sframeli ha raccontato questa storia, in modo magistrale. Una storia terribile, degli anni bui della costa jonica degli anni 80, quando il nostro territorio era in preda alla ndrangheta, un’ombra nera che ha sempre oscurato tutto anche il nostro potente sole. Sframeli racconta questa storia in modo certosino, parla delle difficoltà, che incontrano le persone oneste, che vivono in questo lembo di terra bellissimo, con lo splendido mare e lo sbalorditivo Aspromonte. E’ la storia di sempre che si ripete tra il bene e il male, ciononostante rimane in noi la speranza, che tutto debba di nuovo ricominciare cancellando il male per fare prevalere il bene. Un importante incontro, istruttivo per cui un plauso va fatto all’organizzatrice. Infine data la presenza dei Sindaci è stato affrontato anche il tema degli scioglimenti dei Comuni, tema attuale e interessantissimo, cerco di sintetizzare alla meno peggio. Il Commissariamento è senz’altro un atto fondamentale per contrastare le infiltrazioni o i condizionamenti dei Consigli Comunali, è pertanto necessario continuare a perseguire questa strada, però visto che il numero di scioglimenti , a prescindere dalle motivazioni, è cresciuto in una maniera troppo alta, è impensabile che quasi tutti i Comuni della Calabria vengono sciolti quasi tutti per mafia, c’è qualcosa che sicuramente nella legge deve essere rivista, ritoccata, aggiornata, migliorata, per evitare scioglimenti fatti in una maniera che ostacolano il vivere politico facendo venire meno la democrazia. Complimenti, quindi all’AIParC per questa inizativa.
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Melito di Porto Salvo, li 22.6.2019
daniele dattola
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Luigi Palamara è con Cosimo Sframeli.
SFRAMELI PRESENTA IL SUO LIBRO A MELITO PORTO SALVO, TRA LA GENTE DELL’AREA GRECANICA CONTRO ‘NDRANGHETA E MALAFFARE
Presentato a Melito Porto Salvo, nella sala dell’ex mercato coperto, il libro di Cosimo Sframeli: ‘Ndrangheta Addosso, Edito da Falzea. Un nuovo percorso del Tenente dei Carabinieri Sframeli, giornalista-pubblicista, nonché Presidente dei Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana al merito “Nastro Verde” della Calabria. L’incontro è stato organizzato da Lucia Mangeruca, Presidente A.I.Par.C. Melito Area Grecanica; Saluti istituzionali formulati da Giuseppe Meduri, Sindaco del Comune; hanno relazionato: Paolo Licordari, Dirigente Medico; ha moderato l’incontro: Gianfranco Marino, Giornalista; ha interloquito Paolo Falzea, Editore della pubblicazione. Quanto mai eloquente il Sindaco del Comune di Condofuri, Tommaso Iaria; toccanti le parole del Consigliere regionale Giuseppe Pedà, soccombente il discorso di Walter Scelbo, ex Sindaco di Palizzi, dove, recentemente, Sindaco e Consiglieri sono stati rescissi per presunte infiltrazioni mafiose nell’amministrare la res publica; puntuale il ragionamento di Caterina De Stefano, Medico ASP di Reggio Calabria. Nel caldo pomeriggio, tantissima gente ha affollato la sala, partecipando alle interessanti ricostruzioni dei tempi bui della Calabria, martoriata dai sequestri di persona, da efferati omicidi, dal riciclaggio di denaro, di tutti quei reati che la ‘ndrangheta compiva per investire nel business del narcotraffico. Quindi, l’impossibilità della Calabria, ancora inerme e vittima della crudele morsa della criminalità mafiosa (ormai sistema economico di potere istituzionalizzato e politicizzato) e della inefficienza di tante istituzioni presenti nel territorio. Ad animare questa terra è la grande forza della più rilevante gente onesta, donne e uomini, che edifica ciò che il crimine organizzato distrugge. In questa fascia Jonica, riconosciuta la più depressa d’Italia, sono i Sindaci a rappresentare politicamente lo Stato democratico negli avamposti più angoscianti quasi ad essere nella trincea della prima linea a difendere quotidianamente il Consiglio comunale, che rappresentano, da un nemico disumano, divenendo essi stessi bersaglio da abbattere. Si vanificano, così, le ragioni e le opere a favore dei cittadini e del territorio. La bellezza dei paesi adagiati sulla costa, la storia e i miti della Calabria, come pure la fuga, per edificare altrove un futuro, di tanta gente onesta, l’ostinazione di chi resta, prodigandosi per migliorare la società in cui vive. “Occorre esserci nati per amarla, tanto è piena di pietre e di spine”, dice Corrado Alvaro della sua terra. L’autore ha aggiunto che per amare questo territorio, patria di civiltà millenarie, non è sufficiente predicare o agire bene, ma è necessario mettere in conto anche l’eventualità di perdere la vita. Ed è Saverio Strati a sostenere: “Quella del Sud è una terra ingrata e graffiata anche dalla malasorte, dove uomini ed animali hanno convissuto e hanno fatto parte dello stesso mondo”. In conclusione, riconoscendo la forza dell’amore, con audacia quotidiana, riusciremo a curare le ferite delle ingiustizie e le sofferenze altrui con eroismo, pronti a pagare di persona, senza giudicare nessuno, per servire la gente di Calabria. Spingere ancora più in alto il pensiero, rin¬vigorire l’anima, consolidare le idee. Dice Papa Francesco: “Educare non è un mestiere, ma un atteggiamento, un modo di essere; per educare bisogna uscire da se stessi e stare in mezzo ai giovani, accompagnarli nelle tappe della loro crescita mettendosi al loro fianco”. Encomiabile la fatica di Sframeli in ‘Ndrangheta Addosso, un nuovo modo di scrivere, saggio e racconto, che si legge tutto d’un fiato. Riflessioni e i perché su tanti fatti e circostanze di questa Calabria, difesa ad oltranza dall’autore. L’Aspromonte e i suoi paesi sono analizzati in maniera serena, dando voce alle vittime, alla gente onesta e ponendo interrogativi sulla lotta di contrasto alla ‘ndrangheta, combattuta da tanti da tanto tempo, ma soprattutto della “‘Ndrangheta” che i calabresi si portano “Addosso”, alla maniera di un fardello. Leggere il libro, anche nelle scuole, per meglio comprendere.
Chi non sceglie lascia il potere alla folla. E la folla sceglie Barabba. Sempre.
Roberto Benigni
di Luigi Palamara
Articolo di Giuseppe Toscano Gazzetta del Sud del 25.6.2019
Articolo di Adriana R. Sapone