Alle 18,21 di Giovedì 11 marzo 2021 la trasmissione televisiva Geo (Tv3) ha presentato, in diretta dal Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria, i Bronzi di Riace, insieme ad altri reperti.
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Guida esclusiva il Direttore del Museo Carmelo Malacrino, che ha illustrato magistralmente, gli stessi dal ritrovamento delle statue nel 1972, nelle acque di Riace da parte di un giovane sub, alla loro importanza, e ai due restauri che oggi ce li fanno vedere in bella mostra nel Museo di Reggio Calabria. Tutto ciò premesso non possiamo che lodare l’iniziativa della famosissima trasmissione e della puntuale illustrazione dei Bronzi da parte del Magico Direttore Carmelo Malacrino, quindi “Complimenti”. Però vorrei esprimere due considerazioni controcorrente, personali e che tali rimarranno, sono rimasto un po’ deluso, dalle immagini che mi sarei aspettato molto più belle forse perché nella maggior parte delle riprese hanno fatto vedere i Bronzi di Riace da lontano, invece mi sarei aspettato molti di più, primi piani, che avrebbero messo in evidenza la loro vera bellezza e i particolari che s’intravvedono, nelle due statue, solo da vicino.
La seconda cosa che mi è mancata è il lasciare le due statue orfane, nel senso che volutamente non si è parlato della loro storia, lasciando tutti nell’incertezza della loro vera o presunta storia, dunque mi sono detto, a che vale il lavoro di tutti quelli a cui noi diamo credito, capisco perfettamente che cosi, dando ragione a tutti, rischiamo di non favorire nessuno ma secondo me celiamo la Storia dei Bronzi rendendoli semplicemente due statue tirate fuori dalle acque del Mare, insomma a me sono apparsi come due orfanelli, belli, importanti, ma poveri orfanelli.
Perché non sottolineare le varie teorie degli esperti di tutto il mondo o quella del grande Nik Spatari o quella che ormai appare la più inconfutabile del Prof. Daniele Castrizio, uno dei maggiori studiosi dei Bronzi di Riace, con la sua attuale teoria sull’origine e percorso fatto da questi due capolavori bronzei, “Teoria delle teorie” che per la sua veridicità sta accogliendo consensi a livello internazionale, una delle ipotesi migliore, suffragata da importanti riferimenti storici. La sua teoria sui bronzi di Riace e quindi la teoria per cui le due statue ritrovate fanno parte di una scena con 5 personaggi che rappresenta il mito del duello finale fratricida tra Eteocle e Polinice, cantati da Stesicoro di Metauro (630-550 a.C.), di cui restano pochi brani tratti da 26 volumi andati persi. Nella Tebaide che è il pezzo meglio conservato, vi è il discorso di Giocasta, madre e moglie di Edipo, ai figli Eteocle e Polinice, in cui la donna tenta di separare i due figli nel momento in cui essi si affrontano, e muoiono entrambi. Questa teoria di Castrizio la trovate, se vi interessa approfondire, in: www.bronzidiriace.it/ipotesi-di-castrizio/ .
Alla fine di tutto questo evento Castrizio, ipotizza l’ultimo viaggio dei Bronzi da Roma a Costantinopoli, voluto da Costantino il Grande che trasferì nel IV sec. d.C. l’intera collezione di opere d’arte nella nuova Capitale e Castrizio afferma, che in quella nave e quindi in quel posto, vi sono sommerse non solo le due opere trovate nel 1972, che raffigurano Eteocle il Bronzo B, Polinice il Bronzo A, ma anche secondo la sua teoria, le altre statue che da Roma venivano portate nella nuova capitale, che sono sepolte in quel tratto di mare a causa di una tempesta che fece affondare la nave.
Raccontata cosi forse avrebbe dato più lustro alle due statue ma forse è stato meglio non entrare nel merito della storia, ma se non si sottolinea la vera storia o quella più probabile, a che serve studiare I Bronzi?, fare i Convegni, scrivere libri? Concludo dicendo è proprio vero Nessuno è profeta in casa propria. Con la buona pace di tutti mi sembrava doveroso nei confronti del Prof. Castrizio.
Melito di Porto Salvo, li 13.3.21
daniele dattola