Dall’Assessore Giuseppe Latella ricevo e pubblico
La delicata situazione politico-amministrativa che oggi stiamo vivendo, scaturita dalle recentissime vicende giudiziarie, ha imposto alla maggioranza una riflessione, culminata nella presa d’atto che non vi sono più le condizioni per poter proseguire l’azione amministrativa.
La riflessione condotta ha fatto emergere la consapevolezza che, in determinati ruoli e contesti, non è sufficiente “essere” sicuri dei presupposti e delle finalità del proprio impegno politico, ma occorre anche “apparire” come tali.
Noi tutti rispettiamo il lavoro della Magistratura ed auspichiamo che il tempo si incaricherà di chiarire le posizioni di ciascuno e l’estraneità di coloro che sono stati coinvolti avendo un preciso ruolo all’interno dell’Amministrazione comunale, ma siamo coscienti che, ad oggi, il quadro che emerge dagli stralci dell’inchiesta pubblicata, mette in discussione l’ ”apparire” quali amministratori all’altezza del gravoso compito affidato dagli elettori, mette in discussione, quindi, la fiducia accordata a ciascuno di noi, dalla cittadinanza.
Le leggi vigenti in materia di amministrazione degli enti locali contemplano l’attribuzione delle funzioni di sindaco, seppur temporaneamente, al vice-sindaco.
La scelta di rimanere in carica sarebbe stata legittima, ma avrebbe anche potuto dimostrare un attaccamento alle poltrone, palesando uno scarso senso di responsabilità ed una incapacità di interpretare il sentimento della comunità.
In ragione della fiducia ricevuta dai cittadini non è concepibile che la stessa possa essere trascinata all’interno di una vicenda complessa, che verrà affrontata nelle sedi giudiziarie opportune e non in quelle preposte alle scelte politico-istituzionali.
Fatti come quelli accaduti, a nostro avviso, non lasciano spazio a scenari politici con governi di transizione.
Pertanto, non è per debolezza né per incapacità di sostenere la cosiddetta pressione mediatica che ci si è assunti la gravosa decisione delle dimissioni, ma per responsabilità tanto profonda quanto difficile da esercitare nella circostanza, tale da richiedere la giusta ponderazione e tempi adeguati, tempi che magari, qualcuno, potrebbe ottusamente contestare.
Pur rispettando l’azione delle autorità inquirenti, siamo fiduciosi nel fatto che possa emergere un quadro più chiaro e venga confutato il coinvolgimento delle istituzioni.
I principi che ci hanno guidato sono stati sempre improntati a garantire la partecipazione democratica ai processi decisionali di tutte le rappresentanze politiche, ognuna nel rispetto del proprio ruolo, nonché il coinvolgimento degli altri attori sociali presenti sul territorio.
Un percorso politico improntato ad ascoltare le istanze provenienti dalla società civile e che potesse dare risposte ai bisogni dei cittadini, in un’area dove emergono con forza problematiche sociali ed economiche.
L’immagine della nostra cittadina non è quella delineata dai media nei giorni scorsi.
Melito è una comunità che deve riappropriarsi della propria identità, storica e culturale, continuando a lottare per ottenere il proprio riscatto sociale e politico!
Nel rispetto del lavoro della Magistratura riteniamo che il popolo sovrano che ci ha legittimati per rappresentarlo, possa superare momenti simili, che rappresentano una delle vicende più tristi, controverse ed al contempo delicate della storia istituzionale recente e passata.
Proprio nel nome degli alti principi di legalità, democrazia, solidarietà, integrità etica e morale, riteniamo quanto mai opportuno lanciare un messaggio di solidarietà e responsabilità, rimettendo il mandato nelle mani dei cittadini, ai quali va tutta la nostra gratitudine per averci accordato la loro stima e le loro speranze.
Melito di Porto Salvo lì 19.02.2013
F.TO Nastasi Annunziato
Greco Giulio Maria
Latella Giuseppe
Vinci Carmelo
Orlando Domenico
Benedetto Francesco
Foti Saverio
Praticò Giuseppe
Pulitanò Beniamino
Scambia Domenico
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