Siccome ci troveremo spesso a trattare di servizi fotografici e altro che riguardano i luoghi dei monaci Basiliani a Bruzzano, Brancaleone etc. ritengo utile pubblicare questo lavoro, riferito ad una conferenza del 15.4.2005
Anche questa volta per il sito www.dattola.com ci rechiamo in un importante paese dell’area della Locride, distante da Reggio Calabria circa 70 km. Bruzzano Zeffirio, posto a circa 90 metri sul livello del mare e confinante con i territori di Brancaleone, Staiti, Ferruzano, Bianco, Africo Vecchio e il mare Jonio. Si raggiunge percorrendo la statale 106, dopo aver superato Brancaleone, e subito dopo la fiumara Bruzzano imboccando il bivio per Bruzzano.
Si sale verso l’alto percorrendo quella magnifica vallata che abbiamo già percorso quando abbiamo visitato la chiesa di Tridetti. Preciso che non mi occuperò molto, in questo servizio, dei centri nuovi, ma della parte più vecchia che è la parte più suggestiva e meravigliosa per fare conoscere ai giovani e non, la storia e i meravigliosi posti della vecchia Bruzzano e Motticella, tramite il sito www.dattola.com
Le teorie sulla fondazione, di questi antichi centri sono tante, però quella più attendibile è la prima, che il nome derivi dagli antichi Bruzi, l’altra che si rifà, alla solita, dei greci che nell’VIII° e VII° sec. a.C., spinti dal vento zeffiro, sbarcarono nell’attuale Capo Bruzzano o Promontorium Brettium o Zephirium Promontorium fondando qui una prima comunità che una volta aumentata si divise in due, una spingendosi lungo la costa, fondò prima “Locri Zeffiria” in località Palazzi di Bianco e dopo , “Locri Epizefiri”, l’altra all’interno dove si sviluppo la vecchia Bruzzano sulla rocca Armenia (Importante punto di avvistamento), luogo che divenne ben fortificato per combattere le invasioni barbariche,
(Rocca Armenia e castello visto da lontano)
essa fu espugnata dai Saraceni, che si stabilirono in quel posto per un lungo periodo. La verità sembra sia che Bruzzano fu l’ultimo rifugio dei Bruzi e che i Locresi sbarcando a Capo Bruzzano nell’VIII sec a. C. colonizzarono questi territori, infatti molti scrittori (storici) la chiamavano Bruzio, Brutiano o Bruciano, Bruzzano.
Continuando a salire si arriva in un bivio da dove se si continua si giunge all’attuale Motticella, mentre girando a destra come indica il cartello si va verso la rocca Armenia,
A sinistra verso Motticella
( Motticella)
Rocca Armenia è un posto veramente suggestivo cosi come potete vedere in queste fotografie
e qui in cima alla rocca si trova il castello
e accanto nella parte bassa l’antico borgo di Bruzzano Vetere, con il famoso arco di trionfo dei Caraffa eretto in onore di questa nobile famiglia.
Da qui si arriva anche alle acque sorgive sulfuree dell’acqua Munda e ai resti del convento Basiliani di S. Fantino, qui i monaci Basiliani curavano le ferite con quest’acqua che aveva rinomate proprietà organolettiche. I monaci avevano ricavato nella roccia una vasca, dove gocciola tutt’oggi un’acqua sulfurea.
(Vasca acqua sulfurea)
Grazie ai Fondi POR oggi questa zona si presenta in modo diverso rispetto a tutte quelle che abbiamo visitato, andiamo per ordine, prima un po’ di storia.
Il paese, fu espugnato dai Saraceni nel 905, comprendeva anche il casale di Motticella (Motta Bruzzano o Motticella) si sviluppò sulla rocca Armenia e nel 1278 era chiamato Bruzzano Vetere, fu feudo di Giovanni Brayda e dopo del Marchese Busca. Fu acquistato dai Ruffo nel XIV° secolo e passò nel XV° sec. al Marchese di Crotone Antonio Centelles. Alla fine del 400 fu acquistato da Tommaso Marullo e dopo da Federico Stayti D’Aragona che la vendette nel 1592, al marchese di Grotteria Don Pietro De Aragona d’Ayerbe, che la tenne fino al 1597, anno in cui il figlio la cedette di nuovo a Stayti. Successivamente il feudo fu posseduto dai Caraffa che lo tennero a lungo, nel 1621 divennero Duchi. Essi mantennero il feudo fino al 1806 data di eversione della feudalità, divenendo Comune nel 1811. Il terremoto del 1783 procurò gravi danni a questo centro del 1908 distrusse il centro che si spostò in un posto vicino. Nel 1863 quando ancora si chiamava solo Bruzzano, assunse il nome di Bruzzano Zeffirio
BRUZZANO VECCHIO
Di questo centro sono rimasti i ruderi, della vecchia chiesa etc. e il Comune ha costruito al centro del paese un piccolo anfiteatro, cosi come si vede nelle foto,