Si è svolto a Melito di Porto Salvo giorno 21.9.2014 alle ore 17.30 un importante convegno dal Tema:”la Vallata del Tuccio…ai tempi della città dei Tukki” presso il Circolo Culturale “Meli”, l’idea è nata sulla scorta di una pubblicazione inerente questo argomento su questo sito alla seguente pagina http://dattola.com/22424/melito-ai-tempi-della-citt-di-tukki-la-vallata-del-tuccio/
Il Convegno è stato introdotto dal Presidente del Circolo Culturale Meli avv. Pasquale Pizzi
e mirabilmente moderato e condotto dal Dr. Renzo Iacopino già Direttore Sanitario dell’ASP n. 5 di Reggio Calabria
che ha fatto un excursus della storia del ritrovamento delle 54 pergamene, scritte in greco, conservate nel Duomo della città di Messina e trafugate insieme ad altre 1500 pergamene in Spagna, azione condotta dagli spagnoli quando rientrati nella città di Messina vollero portare via quei documenti per segno di dispetto alla città e ai messinesi al fine di privare la memoria storica della stessa città. Dopo circa due secoli le pergamene furono ritrovate in Spagna e fatte rientrare in Italia dove furono riprodotte e dopo pubblicate dalla prof.ssa Cristina Rognoni docente all’Università di Palermo nel libro (Les actes privés grecs del’Archivo Ducal de Medinaceli (Tolède) II: La Vallée du Tuccio, XIIe-XIIIe siècles) nell’ottobre 2013 – edizione francese riportando i documenti in lingua greca. Il prof. Domenico Minuto noto grecista e studioso della costa ionica meridionale, scrittore autorevole di molte opere che riguardano il nostro territorio li ha tradotti da questo libro, dal greco all’italiano.
Questa per noi rappresenta una fonte autorevole di documenti attraverso i quali si può risalire e ricostruire la storia di quei periodi e la vita quotidiana delle nostre popolazioni, le attività produttive, che cosa si coltivava nei nostri territori, i traffici commerciali dell’intera vallata con i territori vicini di RC, la Locride, e la Piana di Gioia Tauro, traffici che avvenivano attraverso le mulattiere e i sentieri che da Reggio attraversavano tutti i paesi interni. Il Prof. Minuto con un intervento, di una professionalità unica, ha relazionato sul contenuto delle traduzioni e degli argomenti che riguardano le 54 pergamene. Il Prof Minuto ha relazionato sul contenuto delle 54 pergamene, leggendo per qualcuna l’intera traduzione, dal contenuto delle stesse si capisce che l’argomento è veramente interessante è da uno spaccato di vita relativa a quel periodo.
Dopo il prof. Minuto è intervenuto un’ Autorevole nome nel campo dell’archeologia, la Dr.ssa Rossella Agostino,
responsabile Archeologa della costa ionica e Tirrenica meridionale, fascia ricadente nell’attuale provincia di Reggio Calabria, nonchè Direttrice del Museo archeologico nazionale di Locri, nella veste di funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria. La Dr.ssa Agostino laureatosi in lettere classiche, si è specializzata in archeologia classica presso L’università degli studi di Pisa, autrice di numerose pubblicazioni scientifiche su tematiche storico archeologiche legate ai territori di competenza, più volte ho assistito a sue lezioni magistrali di archeologia, e finalmente ho avuto il piacere di averla a Melito, dove ha parlato del nostro territorio, dei collegamenti attraverso le vie interne che univano il Tirreno allo Ionio e viceversa. Attraverso le ricerche e ultimamente ad alcune scoperte, si può affermare la vivacità di queste aree nel periodo Romano e successivo, un esempio per tutti la villa romana di Casignana. Questo territorio va visto come territorio vissuto, nel nostro territorio c’e tanto da fare e da conoscere qui la ricerca è stata troppo parziale e parcellizzata bisogna approfondire il passaggio tra l’età tardo antica e il momento successivo, per capire cos’è accaduto in questa fascia pre aspromontana, in pratica non sappiamo cosa è accaduto nella cronologia degli eventi, ha parlato della villa del Naniglio dove accanto alla parte abitativa c’era quella produttiva.Tutte le ricognizioni del nostro territorio hanno cominciato a dare i loro frutti per questa presenza di piccoli insediamenti agricoli, i trasporti , l’organizzazione , i commerci, bisogna valorizzare tutte le scoperte. Bisogna fare conoscere a tutti, attraverso la creazione di percorsi, sia costieri che aspromontani, il nostro territorio dal punto di vista storico archeologico. Ha parlato delle varie realtà locali. Abbiamo bisogno di punti fermi, più siamo e meglio è, speriamo che riusciamo a organizzarci meglio per scoprire di più. Dopo l’intervento della Dr..sa Agostino, quello del prof. Salvino Nucera
che ha trattato l’argomento sulla lingua grecanica e bizantina nella vallata. Il giardino letterario era gremito di persone
Qui di seguito la storia dei documenti cosi come riportata nel mio primo articolo. Il Dr. Renzo Iacopino già Direttore Sanitario dell’ASP n. 5 di RC, ha il merito di avere promosso nel nostro territorio un incontro di studio alla Porta del Parco di Bagaladi, sabato 15.2.2014 facendo un’analisi nella quale è emersa un’immagine della vallata del Tuccio nel Basso Medioevo, dove è stato messo in evidenza, che la storia di questo luogo, come si è sempre creduto è lontana dall’essere “Oscura”, tanto che merita ulteriori approfondimenti.
Per parlare della storia di questa vallata devo fare un passo indietro, intorno agli anni dal 1100 al 1400 tutti i Monasteri e chiese esistenti nel nostro territorio dipendevano dall’Archimandrita del SS. Salvatore di Messina.
Dopo il Sinodo di Melfi tenuto tra chiesa e Normanni (3-25 agosto 1059) per porre termine e ricomporre la questione dell’assetto religioso del Mezzogiorno, dando alla Santa Sede i territori dei patriarchi di Costantinopoli, i monaci italogreci prima avversati dai nuovi dominatori, ebbero concessioni di privilegi, terre e benefici, perché gli stessi avevano influsso sulle popolazioni, e il loro sapere veniva trasmesso producendo vantaggi economici. Ruggero II°.
Con un Diploma di febbraio 1133 abolì l’autonomia dei Singoli Monasteri, unificandoli e riconducendoli ai monasteri latini. Nella riorganizzazione fu privilegiato il Monastero del SS Salvatore di Punta Faro a Messina, e gli furono assegnati 44 Monasteri tutti posti in Sicilia e nella parte Meridionale della Calabria. Nel 1078 fu introdotto dall’arcivescovo Arnolfo il rito latino in Calabria. Ruggero II° (1128-1154) ebbe il merito di fondare alcuni Monasteri nel territorio Calabrese, tra cui Sant’Angelo di Valle Tuccio e tanti altri. L’elenco delle chiese e dei Monasteri lo ritroviamo per Pentedattilo ben descritto nel libro di Cesare Minicucci (Tralascio le denominazioni in quanto non riguardano il nostro argomento). Un altro libro curato dallo studioso Prof. Domenico Minuto traccia e identifica, mappandoli tutti i Monasteri:”Catalogo dei monasteri e dei luoghi di culto tra Reggio e Locri”. Vi riporto solo quelli che a noi riguardano in questo argomento:
MONASTERI DI VALLETUCCIO
Monastero di S.Angelo (di Michele Arcangelo);
Monastero femminile di S. Caterina;
Monastero (O Monasteri) di S. Fantino;
Monastero di S. Ghelasio (?);
Chiesa o Monastero di S. Giorgio;
Monastero di S. Maria De Pergulis;
Chiese di S. Lorenzo;
Chiese di Bagaladi.
La città di Messina ottenne dalla corona spagnola moltissimi privilegi, tra cui nella metà del 600 quello del Monopolio della seta. Questo monopolio fu avversato dalla Sicilia intera con in capo la città di Palermo. Nel 1674 esplode a Messina una rivolta del ceto nobile che era tenutario dei privilegi, dopo alterne vicende, i nobili messinesi chiesero al re francese Luigi XIV° aiuto militare. Dopo averlo ottenuto in un successivo periodo il re Sole firmò il trattato di Nimega, nel quale si disimpegnava dai legami con la Sicilia, abbandonando la città messinese alle ritorsioni spagnole. Infatti il Viceré spagnolo, Don Francesco De Bonavides fu mandato li a gestire con durezza la città di Messina. Abolendo privilegi, cariche e anche i palazzi istituzionali, infatti fu abbattuto il palazzo del senato, simbolo del Governo della città, erigendo al suo posto la statua di Carlo II°, abolì la zecca, esiliò molti messinesi e fece portare via in Spagna tutti i documenti tenuti nella torre del Duomo di Messina, tra questi le pergamene contenenti tutti i privilegi concessi alla città, e i manoscritti greci che facevano parte della biblioteca donata a Messina da Costantino Lascaris nel 1400 (fondo Messina).
Con questa azione gli Spagnoli vollero cancellare l’identità della città, dichiarandola città “morta civilmente e indegna di ogni onore”. Passarono tre secoli, quando uno studioso siciliano insieme a uno spagnolo di Siviglia scopre che in quest’ultima città di Siviglia esistono documenti che riguardano la città di Messina, infatti nell’archivio del Duca di Medinaceli, vengono ritrovate le pergamene del Fondo Messina. Il Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro, fu sollecitato dall’ing. Cesare Fulci ad intervenire per riportare in Italia questo tesoro di documenti. Il laboratorio Paolo Ferraris di Torino si consegnò tali documenti per il tramite del Ministero dei beni Culturali, e li restaurò microfilmandoli.
Furono restaurate 1425 pergamene nel 1993, 1310 pergamene furono restituite a Siviglia. mentre 115 furono utilizzate per essere esposte in una grande mostra a Messina, palazzo Zanca, tenuta dal 1 marzo al 28 aprile 1994 dal tema “Messina, il ritorno della memoria storica”.
Molte di queste pergamene provengono dal Monastero del SS Salvatore di Messina, cinquanta riguardano la vallata del Tuccio nel periodo dal 1130 al 1280.
L’elaborazione e traduzione dei 54 documenti Medinaceli riferiti alla Valle Tuccio. (Les actes privés grecs de l’Archivo Ducal de Medinaceli (Tolède) II: La Vallée du Tuccio, XIIe-XIIIe siècles) è stata effettuata dalla titolare incaricata professoressa Cristina Rognoni, docente all’Università di Palermo, la Rognoni in questa pubblicazione dell’ott-nov.2013 – edizione francese-ha riportato i documenti in lingua greca.
Il Prof. Domenico Minuto, studioso e scrittore autorevole di molte opere che riguardano il nostro territorio, li ha tradotti da questo libro. Questa per noi rappresenta una fonte autorevole di documenti attraverso i quali si può risalire e ricostruire la storia di quei periodi e la vita quotidiana delle nostre popolazioni, le attività produttive, che cosa si coltivava nei nostri territori, i traffici commerciali dell’intera vallata con i territori vicini di RC e la Locride, traffici che avvenivano attraverso le mulattiere e i sentieri che da Reggio attraversavano tutti i paesi interni.
Riporto infine l’argomento di una pergamena, derivante da una scrittura pubblica del 31 agosto del 1287. Leone Volendo e Costantino Còtrupos, Giudice e notaio della città di Tukki, attestano, unitamente ad altri firmatari, che su ordine del reverendo vestiario, dell’illustre monastero del Salvatore di Messina, Basilio di Kikkiuni, avendo il suddetto monastero subito disordini e danneggiamenti, alcuni uomini della città di Tukki, sono stati dallo stesso Basilio trasferiti irregolarmente nel castello di Pentedattilo e li dimorano in prigione etc etc.
In questo atto viene citata più volte la città di Tukki che dovrebbe corrispondere a San Pantaleone o Corio, tutto ciò giustificherebbe un’apposita approfondita analisi dei documenti e dei luoghi per dare a questa vallata la sua meritata storia e questo non può che avvenire con il contributo del Prof. Domenico Minuto che di queste cose si è occupato per tutta la sua vita. Analizzando anche il linguaggio delle pergamene cioè del Greco che si scriveva e parlava a quell’epoca, con l’attuale lingua Greca. Quindi arrivederci ad un prossimo definitivo importante Convegno su questo argomento. Pubblicherò a parte, con altro articolo, il contenuto delle 54 pergamene tradotte dal Prof. Minuto.
Melito di Porto Salvo, li 21.9.2014
daniele dattola
Il Circolo Culturale Meli ha organizzato per il 21 settembre 2014, ore 17.30 un interessante incontro volto ad approfondire la storia della vallata del Tuccio durante il periodo medievale.
L’idea della manifestazione nasce dal ritrovamento di circa cinquanta pergamene provenienti dal Monastero del SS Salvatore di Messina che testimoniano e descrivono l’intensa attività commerciale che si svolgeva nella vallata (ed in particolare nelle zone di Chorio di San Lorenzo e San Pantaleo) durante il periodo compreso tra il 1130 e il 1280 d.c..
A far da sfondo, il giardino del Circolo Meli dove discuteranno sull’argomento il prof. Domenico Minuto – impegnato in prima persona nella traduzione dal greco delle pergamene ritrovate –, la dott.sa Rossella Agostino – funzionario archeologo presso la Soprintendenza dei beni archeologici per la Calabria e il dott. Salvino Nucera – poeta e scrittore -, tutti profondi conoscitori e attenti studiosi della storia del territorio. A moderare l’incontro sarà il dott. Renzo Iacopino.
La serata rappresenta un’occasione apprezzabile per approfondire e scoprire le origini della nostra terra nonché un valido momento di aggregazione rientrante nella programmazione autunnale del circolo all’interno degli incontri del “Giardino letterario del Circolo Meli”.
Non Mancate
la storia delle pergamene la trovate su questo sito al seguente Link
http://dattola.com/22424/melito-ai-tempi-della-citt-di-tukki-la-vallata-del-tuccio/
Reggio Calabria, ore 11.00 del 15.9.2014, Hotel Excelsior, tutti uniti, Forza Italia, NCD, Fratelli D’Italia, a sostenere, con forza, la candidatura a Sindaco del Centro destra del Comune di RC, nella persona del Presidente dell’Unione Camere Dr. Lucio Dattola, tutti accanto a Lui per ribadire: il Senatore Giovanni Bilardi, Coordinatore di NCD,
che Dattola è l’uomo giusto per questa stagione. Una scelta per la città che va oltre gli schieramenti, “Dattola sarà il Sindaco di tutti”, segnerà una nuova stagione amministrativa, fondata su progetti e programmi che porteranno flussi finanziari dettati dalla città metropolitana, attraverso le quali si genereranno economie, opportunità di lavoro nuove, siamo convinti che questa candidatura indurrà i cittadini di centro destra a sostenere Lucio Dattola, l’uomo giusto per questa stagione della politica locale, in quanto ha dimostrato sempre di essere serio, ed onesto intellettualmente, operando con grande professionalità e correttezza. Il Senatore Antonio Caridi “ non soffermiamoci sugli avversari ma sui problemi della gente” .
Luigi Amato di “Fratelli d’Italia” :” Lucio Dattola, è pulito, un professionista serio, possiede tutti i requisiti per portare avanti questo difficile e ambizioso compito”. La presentazione è stata affidata all’On.le Nino Foti di Forza italia; è intervenuto anche il Presidente della Provincia Raffa, che ha ribadito la necessità di far lavorare unite le circoscrizioni e i movimenti cittadini , sono seguiti altri interventi, quelli di Oreste Romeo, dell’avvocato Biasi, dell’On.le Imbalzano etc.
Infine, dulcis in fundo, quello di Lucio Dattola che si è detto pronto a far ripartire la città, le sfide si possono affrontare e vincere, per questo non ho chiesto e non ho fatto compromessi con nessuno, ho intrapreso questo cammino con il sostegno della mia famiglia
e degli amici che si sono stretti intorno a me, incoraggiandomi ad affrontare questa sfida con assoluto spirito di servizio.
La Sala era gremita di persone, autorità politiche, l’On.le Giovanni Nucera e tanti tanti altri, almeno duecento.
Come ho già scritto gestire in questo momento la città di RC non è una cosa facile, sicuramente è una bella sfida. la stima e l’autorevolezza del Dattola ha trovato l’apprezzamento dell’intera compagine del centrodestra, compreso NCD e Fratelli d’Italia, speriamo anche quello dei cittadini di Reggio, una città che ha bisogno di un uomo forte e determinato. Il Dattola ha dichiarato: “Ho pensato a lungo se rinunciare a questa candidatura offertami da Forza Italia, ma alla fine non me la sono sentita. Ho deciso di impegnarmi per l’amore che ho per Reggio. In questa campagna elettorale vedo troppa superficialità nell’approcciarsi ai problemi. Bisogna fare un progetto organico. Siamo noi reggini che dobbiamo capire che toccato il fondo possiamo solo risalire“. Reggio Calabria, li 15.9.2014 daniele dattola
Si è svolto a Reggio Calabria, alle ore 19.00 dell’11.9.2014, un interessante confronto tra i candidati a Sindaco della città,organizzato dal partito Repubblicano nella persona del deputato Francesco Nucara. Il confronto è avvenuto tra
Lucio Dattola Presidente della Camera di Commercio di RC nonché Presidente dell’Union Camere, candidato del centro destra;
Giuseppe Falcomatà Avvocato candidato del Centro sinistra;
Aurelio Chizzoniti, avvocato, candidato della lista “Reggio nel cuore”.
Il confronto si è svolto in un clima molto cordiale tra tutti i partecipanti. I temi con le domande venivano di volta in volta proposti dall’On.le Nucara e hanno riguardato gli argomenti “Reggio città metropolitana”, “la Centrale a carbone di Saline Ioniche”; “Il modello Reggio”; Tutti i candidati si sono detti contrari alla costruzione della Centrale a Carbone di Saline Joniche, con varie motivazioni e hanno bocciato senza se e senza ma l’avvio di questa fabbrica che causerebbe la fine del nostro territorio fondato sulla agricoltura e sul turismo. Dattola sul modello Reggio, e cioè se “l’interesse della città viene prima rispetto a quella del partito (FI)” ha risposto che si dedica a questa sfida con assoluto spirito di servizio, che non accetta di firmare cambiali o impegni per il futuro.
Che nello svolgere i propri compiti di Presidente della Camera di Commercio per oltre 15 anni, non ha mai accettato di scendere a compromessi con chicchessia, quindi non accetta di farli con i partiti. Dattola ha detto che il modello Reggio non gli appartiene. Sulla città metropolitana ha evidenziato che ci sono due problemi, quello del Decreto Sblocca Italia che sta ponendo dei paletti, con la ridiscussione di tutto l’assetto burocratico amministrativo ricomprendente la nuova definizione delle città metropolitane. Il secondo problema è la Consulta che potrebbe mettere in discussione le stesse città. Sull’aeroporto si è detto sempre più convinto della necessità di privatizzare cedendo il 35% della Sogas ai privati. Anche gli altri due Candidati hanno risposto in modo esaustivo alle domande dell’On.le Nucara.
E’ emerso nel confronto la grande esperienza dei Candidati Dattola e Chizzoniti. Sono convinto che in questa campagna elettorale occorrerebbe tenere i toni bassi per evitare di scadere nelle solite sterili polemiche. Ritengo che, in questo momento, Dattola è l’uomo giusto per la città di RC, Presidente della Camera di Commercio e Presidente Union Camere, è un uomo che ha dimostrato in questi 15 suoi anni di attività, di essere integerrimo, serio, competente e con le idee chiare, ricordo che lo stesso fa parte a Roma di una importante Commissione con obiettivo il riordino delle Province e le problematiche per l’istituzione delle Città Metropolitane. L’ obiettivo è quello di fornire al Governo ed ai Ministeri competenti, una soluzione alle tematiche collegate al riordino delle Province, alla riforma delle Camere di Commercio e alla definizione ultima delle problematiche inerenti l’istituzione delle stesse Città Metropolitane.
Gestire in questo momento la città di RC non è una cosa facile, sicuramente è una bella sfida. la stima e l’autorevolezza del Dattola ha trovato l’apprezzamento dell’intera compagine del centrodestra, compreso NCD e Fratelli d’Italia, speriamo anche quello dei cittadini di Reggio, una città che ha bisogno di un uomo forte e determinato. Il Dattola ha dichiarato:“Ho pensato a lungo se rinunciare a questa candidatura offertami da Forza Italia, ma alla fine non me la sono sentita. Ho deciso di impegnarmi per l’amore che ho per Reggio. In questa campagna elettorale vedo troppa superficialità nell’approcciarsi ai problemi. Bisogna fare un progetto organico, la copertura delle buche è una cosa che viene da sè. Siamo noi reggini che dobbiamo capire che toccato il fondo possiamo solo risalire“.
Reggio Calabria, li 11.9.2014
daniele dattola
Dal Circolo Culturale:”Meli” di Melito P.S. ricevo e pubblico
Comunicato Stampa – “Noir al Museo” Rassegna di musica e cinema – 5/6/7 Settembre 2014 – Museo dello Strumento Musicale
“Noir al Museo” Rassegna di musica e cinema – 5/6/7 Settembre 2014 – Museo dello Strumento Musicale
Il Museo dello Strumento Musicale ed il Circolo del Cinema “Charlie Chaplin”, organizzano nei giorni 5/6/7 Settembre 2014 la rassegna “Noir al Museo”; tre appuntamenti di cinema e musica sul tema del “noir”. Le serate avranno luogo nel Parco del Museo dello Strumento Musicale, dove verrà ricreata l’atmosfera del cinema all’aperto nel quale potremo assistere alle performance dei musicisti e alla proiezione di grandi classici del cinema.
Ogni serata inizierà alle ore 20:30, ci sarà una breve introduzione a quello che sarà il programma a cui seguirà la performance dal vivo di musica, una pausa per bere e sgranocchiare qualcosa ed infine la proiezione del film. L’iniziativa si pone nel solco delle numerose iniziative culturali dal respiro nazionale ed internazionale, volte a promuovere le specificità del territorio di Reggio Calabria e provincia e le competenze e professionalità che si sono formate e operano ormai da anni nel settore della cultura e dello spettacolo.
È previsto un programma di abbonamenti a tutte e tre le serate di 10€, ferma restando la possibilità di prenotare il biglietto di ingresso al museo singolo per 5€.
Programma:
5 Settembre: FILM: La morte corre sul fiume
Un film di Charles Laughton. Con Robert Mitchum, Shelley Winters, Peter Graves, Lillian Gish, Evelyn Varden Titolo
originale Night of the Hunter. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 90 min. – USA 1955.
6 Settembre: FILM: 36 Quai des Orfèvres
Un film di Olivier Marchal. Con Daniel Auteuil, Gérard Depardieu, André Dussollier, Roschdy Zem, Valeria Golino. Hard boiled, durata 110 min. – Francia 2004.
7 Settembre: FILM: Vivere e morire a Los Angeles
Un film di William Friedkin. Con Willem Dafoe, William Petersen, John Pankow, John Turturro, Debra Feuer. Titolo originale To Live and Die in L.A.. Poliziesco, durata 116′ min. – USA 1985
5 Settembre: MUSICA: Chiara Ferrara (Voce/Chitarra) e Salvatore Bovalina – (Chitarra)
6 Settembre: MUSICA: 7th Road Trio. Carolina Scopelliti (Voce); Francesco Alampi (C hitarra) e Ollie Wood (P iano e Armonica) .
7 Settembre: MUSICA: Désirée Nobile (Cantante) e Mimmo Nobile (Piano)
per informazioni e prenotazioni:
info@circolochaplin.it (0965.895818)
info@mustrumu.it (0965.893233)
MUSEO DELLO STRUMENTO MUSICALE
Indirizzo:Viale D. Genoese Zerbi (pineta) 89123 – Reggio Calabria
Telefono: 0965 893233
Email: info@mustrumu.it
Website: www.mustrumu.it
Orario di apertura: lunedì-domenica 10:00- 12.00
E’ da dicembre 2013 che La “Rete delle grandi Macchine a spalla” è da questa data, patrimonio immateriale dell’umanità. A Baku, in Azerbaijan, con un giorno di anticipo sulla tabella di marcia è arrivato il riconoscimento dell’Unesco. Macchina di Santa Rosa, Varia di Palmi, Candelieri di Sassari e Gigli di Nola sono dunque ufficialmente iscritti nella “Representative List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity”.(ANSA).
Dunque anche noi per la curiosità mediatica ci siamo voluti recare a Palmi, in questa magnifica città calabrese per partecipare all’evento che si ripete nell’ultima domenica di Agosto. Uno spettacolo di folla, gli emigranti rientrati per la pausa estiva da tutte le regioni d’Italia, e i cittadini provenienti da tutte le parti della Calabria, erano presenti per assistere a questo spettacolo , unico al mondo, fatto in onore della Madonna della Lettera. Molte delegazioni hanno assistito alla cerimonia, tra cui, una delegazione della Varia di Messina, Autorità Civili, Politiche e Militari. La cerimonia celebra l’assunzione della Vergine in cielo. Dopo la S. Messa della mattina al Duomo, il pomeriggio, un lungo corteo con a capo il Sindaco si è recato a casa Tigano per prendere ed accompagnare l’Animella, questa è stata presa e portata su una portantina adornata di Palme.
Una volta raggiunto il carro, la ragazzina, è stata assicurata, al suo posto nella parte più alta che è a circa 16 mt. dal terreno. Una volta che la varia era pronta, dopo un colpo di cannone la processione ha avuto l’avvio. Nei tempi passati il percorso veniva fatto di corsa ma oggi per questioni di sicurezza tutto ciò viene evitato. La durata si svolge in circa 8 minuti.
Quest’anno davanti al mare non hanno girato il carro, bensì l’Animella. La processione si svolge lungo tutto il Corso principale di Palmi, arriva difronte al mare, Nei tempi passati, quando la processione terminava l’Animella si faceva scendere assicurandola per mezzo di una lunga scala oggi invece sono i vigili del fuoco a farla scendere. Non è una cosa facile stare in quella posizione e a quell’altezza, infatti una figura che gli sta molto vicino, il Padreterno, la sorregge e gli raccomanda lungo il percorso di non guardare mai a terra, quest’anno una processione riuscitissima e molto ben organizzata.
Questa processione ha origini antichissime 1500, cos’è la Varia è un carro trionfale alto 16 mt. dal peso di 20 tonnellate, ha una struttura in ferro, con la base detta “cippu” costruita con travi di legno, sotto di esse ci sono due lunghe travi sottili dove si sistemano 200 giovani che provvedono a trasportarla, questi sono chiamati “Mbuttaturi” e appartengono alle categorie dei marinai, degli artigiani, dei mulattieri, dei contadini, dei bovari. Ci sono anche due robuste corde che vengono tirate dal popolo. Nella parte più alta si sistema il padreterno, che sostiene l’Animella, che rappresenta la Madonna e appare come sospesa nell’aria. Più giù sulla nuvola insieme al sole , alla luna e alle stelle ci sono fissati 30 bambini angioletti. Di sotto un cerchio che gira gli angeli, il sacerdote, il chierichetto e gli apostoli. La ragazza scelta per Animella, tra le più povere e belle della città, riceverà parecchi regali e deve essere di età compresa tra 10 e 12 anni. Oltre all’animella una figura molto importante è quella del Padreterno che sostiene e da forza alla ragazza. Alla fine della serata il concerto di Alex Britti
vedrete nelle gallerie che seguonole foto, scattate per questo evento da mia figlia Luigia Dattola.
Palmi, 31.8.2014
daniele dattola
Il 27 e 28 agosto 2014 si sono svolte a Melito di Porto Salvo, presso il complesso museale garibaldino, sito sul Lungomare dei Mille, le commemorazioni garibaldine, dal titolo:”Rimembrando sotto le stelle”.
Il 27.8.2014 alle ore 19, adunata presso il Mausoleo Garibaldino dove le Autorità, nelle persone dei Commissari Straordinari del Comune di Melito P.S. e Comune di Montebello Ionico, hanno portato i saluti a tutti i presenti, c’erano in divisa molti associati dell’Associazione Nazionale Garibaldina – Giuseppe e Anita Garibaldi, nonché Autorità Militari rappresentanti della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, della polizia locale e Autorità civili.
La cerimonia ha avuto inizio con i saluti di Giuseppe Denaro organizzatore dell’evento e appartenente all’Associazione Museale Garibaldina il quale ha fatto presente che nella giornata del 28 le commemorazioni continueranno anche in Aspromonte.
Denaro ha ricordato i due sbarchi fatti a Melito da Garibaldi, il primo avvenuto il 19 agosto 1860 a testimoniare l’evento, il Mausoleo, i resti dei Garibaldini deceduti durante i bombardamenti e la nave Torino che ancora si trova nei bassi fondali della spiaggia di Melito. Il secondo sbarco avvenne nello stesso luogo il 25 agosto 1862, anche se qualche storico sostiene che avvenne in una spiaggia appartenente al Comune di Montebello Ionico, non vogliamo entrare in questa diatriba sarebbe polemica sterile, se ce ne sono, saranno i documenti a dettare la storia. Sappiamo che Garibaldi scrisse che nel secondo sbarco si diresse su Melito, infatti il Dr. Denaro ha concluso dicendo che importante è celebrare e commemorare gli sbarchi di Garibaldi e la sua azione tendente all’Unità Nazionale. Dopo Giuseppe Denaro, è intervenuta una delle Componenti la Commissione Straordinaria del Comune di Melito P.S., la Dr.ssa Giuseppa Di Raimondo,
che ha dato i saluti di benvenuto all’Associazione Nazionale Garibaldina, la Dr.ssa ha fatto presente che in questa zona Garibaldi è molto amato, i melitesi che rappresentano questa parte della costa ionica, amano commemorare G. Garibaldi, la dr.ssa ha detto di avere scoperto, un anno prima quando si era appena insediata, che Garibaldi passando con il treno in tarda età, ammalato, da Melito, si volle fermare alla stazione, e venne accolto con grandi onori dai melitesi, La dr.ssa ha salutato, quindi, il Commissario Straordinario Ciliberto del Comune di Montebello augurandosi che sarebbe bello unificare le due manifestazioni in un’unica manifestazione e ha salutato tutti i presenti precisando che noi abbiamo il mare e tante altre cose ma sarebbe importante rendere aperto a tutti il Mausoleo Garibaldino per farlo conoscere di più, dopo i saluti la Dr.ssa Raimondo ha passato la parola al Dr. Ciliberto Commissario del Comune di Montebello, che ha iniziato il suo intervento salutando i presenti e ringraziando due volte la Commissione Straordinaria di Melito, la prima volta perché lunedi scorso hanno partecipato alla commemorazione del 2° sbarco di Garibaldi nel Comune di Montebello sbarco sembra sia avvenuto a Pietra Falcone, e poi per l’invito a questa serata dove loro partecipano con grande piacere commemorando l’evento aldilà dei fatti, non potendo avere alla fine una certezza assoluta, sul luogo dello sbarco, è molto più importante che questi territori uniscano le loro sinergie per potere collaborare e creare un gemellaggio che faccia migliorare i servizi, questo può essere l’inizio di una collaborazione che può sfociare in una gestione comune dei servizi, degli anziani etc., un gemellaggio e una collaborazione che può dare una gestione comune per una migliore offerta ai cittadini, “non possiamo negare che le risorse finanziarie sono sempre più scarse invece se ci uniamo le cose possono essere gestite in una maniera migliore per fare qualcosa più interessante e migliore, questo è un auspicio per le amministrazioni che verranno dopo di noi, perché sono loro che rappresenteranno questo territorio con elezioni democratiche, ha augurato il Commissario una sorta di consorteria di associazionismo finalizzato il tutto al benessere del territorio”. E’ intervenuta successivamente la Presidente Nazionale Ass. Nazionale Garibaldina Giuseppe e Anita Garibaldi, Dr.ssa Maria Antonietta Grima Serra, che ha commemorato l’azione di Garibaldi e dei Garibaldini in terra di Calabria.
Alle ore 19,30 è stata deposta una corona d’alloro , con la cerimonia di ammaina bandiera, sono stati suonati , durante la cerimonia, gli inni del Piave e il Silenzio.
Alle 20.30 accompagnati dal gruppo musicale Versud, è stata offerta la cena risorgimentale preparata dallo chef Maurizio Iamonte.
Il 28 agosto 2014 la fanfara Ass. Bersaglieri di Reggio Calabria ha sfilato per le vie della città di Melito e alle ore 20, presso il Mausoleo Garibaldino, ha offerto ai presenti, un concerto con vari brani musicali caratteristici dei bersaglieri.
Complimenti alla giovane mascotte suonatore di tromba Emanuel.
Melito di Porto Salvo, li 28.8.2014
daniele dattola
Galleria del 27 agosto 2014
Galleria del 28.agosto 2014
Un Paleariza ben organizzato ma sotto tono a causa della crisi che ha costretto gli organizzatori alla logica dei tagli a causa dei risparmi che si dovevano operare per la crisi che ormai ci attanaglia sempre più. Il titolo di questa edizione è:”Ti porpati sti stràtandu em betti mai – Chi cammina per la sua strada non cade mai” Musica nel mondo nella Calabria greca. Siamo alla XVII° edizione gli spettacoli si sono svolti dal 1 al 20 agosto nei Comuni di Bova, Bagaladi, Bova Marina, Brancaleone, Condofuri, Melito, Palizzi, Roghudi San Lorenzo Staiti. L’Ente organizzatore è stato il G.A.L. Area Grecanica con il patrocinio e finanziamento dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte e l’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria. Qui di seguito pubblico le foto di 3 serate Quella del 1° agosto a Palizzi Marina dove si sono esibiti 4 gruppi dell’area greca della Calabria: Nuovo Suono Battente, Calabriamaica, Fabio Macagnino e Musicofilia.
Quella del 3 agosto a Bova dove si è esibita Giuliana De Donno, una delle più importanti espressioni dell’arpa europea e i Nemas Musicisti siciliani, arabi e turchi in un sound sapientemente dosato da alcuni dei protagonisti della grande band etno-rock.
Quella del 9 agosto a Palizzi con i Mascarimiri, pizzica salentina, una band di grande forza capace di intrecciare nuova composizione con ritmi antichi e con le modalità travolgenti delle comunità zingare. The Lapa concert Sonate a ballu per chi vuole restare a fare festa.
Melito di Porto Salvo li 20.8.2014
daniele dattola