Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria
Dr. Nicola Irto
Per gli esperti la creazione dei progetti per l’area di Saline Joniche
Grazie alla passione per la fotografia, ho più volte fotografato uccelli, gabbiani, e altre specie nel Lungomare di Melito, nel Porto e all’Oasi Naturale del Pantano di Saline Joniche, luogo famoso nel passato poiché vi erano le saline del Reggino e dove viveva nelle vicinanze in eremitaggio S.Elia il Giovane,
Melito di Porto Salvo, il 30.6.2016 alle ore 20.00.00 si è svolto in una Location da sogno la “Casina dei Mille”, luogo dove ha soggiornato Giuseppe Garibaldi,
Nel Palazzo degli Alberti, di notevole stile, posto sulla via Nazionale, nel bivio per Taranto-Reggio Calabria e l’Aspromonte, fatto costruire da (Don Domenico Alberti nel 1667), vi è un palazzo nella cui entrata principale si trovano in bella vista due splendide colonne con capitelli dorici sicuramente recuperati da qualche precedente monumento,
e ci sono due importanti epigrafi in latino impresse su marmo “parce Manu viator” etc. che tradotto:”Fermati un poco, o viandante, pregusta almeno con gli occhi, questi ameni giardini, deliziose dolcezze che il Marchese di Pentedattilo
Domenico Alberti scelse fra i resti della Magna Grecia e pose sotto il patrocinio dell’Immacolata Vergine protettrice di questo luogo”.
L’altra “Laeta sub Hoc Coelo” che tradotto: “ Ecco che la gioconda aurea lietamente spira sotto questo cielo; ora spandendo dolcezza, splendono le terre di miele, nel tempo di Don Domenico Alberti marchese di Pentedattilo, nell’anno del signore 1667”. Essa fu utilizzata come residenza del Marchese di Pentadattilo sede delle sue attività agricole. Durante lo sbarco di Garibaldi “poiché il bombardamento aveva già ferito e uccisi parecchi volontari, l’Ospedale fu posto all’altro capo del loro schieramento, dentro Melito stesso, nel grande palazzo, pure dei Ramirez, ma in origine anch’esso degli Alberti, già splendida villa munita e indi abbellita da verzieri alveari e statue, sita in piazza casino che da essa suppongo prende il nome.In quell’edificio furono trasportati, e curati, e precisamente al pianterreno, nei due bassi posti a destra guardando, i moribondi e i feriti, di quella giornata. Tutto ciò nella tarda mattina di quella domenica d’agosto 1860. E questo fu, se non erro, per quanto sembri assurdo e improbabile, l’unico luogo di cura, posto al limite dello scacchiere a circa 3 km dal punto di sbarco, che lo Stato Maggiore eresse nel settore di Melito. E i feriti arrivavano dignitosi e silenti”.
Riprendendo questo tema dico:” o viandante se ti trovi a passare per Melito soffermati a guardare le albe e i Tramonti che sono un meraviglioso cantico della natura.
buona visione.
Melito di Porto Salvo, li 23.11.2014
daniele dattola
Melito serata del 10 agosto 2014, ecco come si presentava la Luna.
Tutti sono usciti a guardare le stelle cadenti per esprimere i propri desideri….ma i media hanno dato una brutta notizia …La Luna in quest’occasione, della notte di S. Lorenzo, raggiungerà il massimo della sua luminosità e della sua dimensione…tutto ciò renderà la luce della stessa molto intensa e quindi causerà la cancellazione di molte stelle e la cattiva visione di quelle cadenti.
Guardate ora cosa hanno fatto!!! la mattina dell’11 mi alzo presto per fotografare l’alba ed ecco come mi è apparsa la Super Luna… Per evitare la cattiva visione delle stelle cadenti, hanno spostato la povera Super Luna sull’Etna…e cosi tutti gli appassionati di questa notte magica non si sono persi lo spettacolo delle stelle cadenti. Naturalmente non è un trucco fotografico buona visione!!!
Melito di Porto Salvo li 11.8.2014
daniele dattola
Sierra Leone, Pujehun 26.62014 Nunziella Squillaci mi scrive per la 2° volta, già ho trattato l’argomento il 24.6.2014 quando ho descritto la loro missione umanitaria, comunque per chi volesse ancora guardare l’articolo ecco il link
http://dattola.com/25573/africa-sierra-leone-tito-e-nunziella-squillaci-in-missione-umanitaria/
Oggi Nunziella mi ha riscritto, continuando parte del suo precedente racconto di viaggio, Ella dice:”
Tutte le donne hanno pettinature diverse, spesso complesse e bellissime”
Questa nella foto sopra è Sui. Dopo continua, (ed ecco cosa io avevo messo in conto quando nella puntata precedente avevo fatto accenno che il loro non era nient’affatto un giro di piacere), ecco cosa dice:
“Qui la situazione è drammatica oggi sono morti 5 bambini di malaria cerebrale e 2 sono in coma…pregate tanto.
Ogni giorno e ogni notte temiamo e Tito lavora a ritmo continuo e con poche risorse, mancano medicine, mancano sacche per il sangue, mancano bombole d’ossigeno….”.
Clara che si occupa dell’Amministrazione dell’Ospedale ci ha detto che sabato dovrebbero arrivare da Freetown, le medicine e le bombole d’ossigeno, speriamo che non ci siano più giornate e nottate come questa.
Ecco questo è toccare con mano quanto l’UNICEF e le altre organizzazioni sanitarie (Cuamm) ci predicano da anni sulla mortalità infantile ecco una soluzione prospettata dall’UNICEF
Una campagna per far sì che si diffonda la cultura del “vaccino” nei Paesi dove si verifica un quarto delle morti infantili nel mondo. È l’obiettivo di “100% vacciniamoli tutti” , la nuova campagna lanciata da Unicef per permettere ai bambini di Afghanistan, Angola, Repubblica Democratica del Congo, Ciad, Nigeria, Pakistan, Sud Sudan e Yemen, di accedere alle cure di base.
I dati in possesso dell’organizzazione sono drammatici. Un bambino muore ogni venti secondi a causa dell’assenza di vaccini. Negli otto Paesi in questione sono circa sei milioni i bambini non vaccinati e che non riescono ad averne la possibilità perché vivono in zone disagiate o remote. L’Unicef si è posta come obiettivo il risultato del 100 per cento di vaccinazioni entro il 2017.
Spero che Tito dopo un po’ di tempo, (ora è impegnatissimo), ci farà sentire su questo tema anche la sua voce.
Melito di Porto Salvo, li 26.6.2014
Daniele Dattola
Pentedattilo 21 Giugno 2014, ore 16.30, Chiesa di S. Pietro e Paolo, celebrazione del matrimonio tra Antonio Laganà e Katia Latella a cui esprimo i miei più sinceri auguri. Mi scuso per la qualità delle foto mi sono aiutato con l’unico mezzo che avevo a disposizione…il telefonino.