Dista da Melito circa 15 Km., si trova alle pendici del monte S. Angelo, a destra del torrente Tuccio.
(Panorama di Bagaladi dal Ponte Tuccio)
A 450 mt sul livello del mare. Conta 1.327 abitanti. Bagaladi è un paese che fa parte della Comunità Montana versante Jonico meridionale sue frazioni sono: Embrisi, Jelasi e Sauccio.
(Ponte Tuccio)
Come tutti i centri montani Jonici è stato sempre ipotizzato che l’origine di Bagaladi si è avuto con le invasioni nelle coste da parte dei Saraceni. Si sostiene che l’origine del nome indica il possesso di questa terra da parte della famiglia Vadalà con l’aggiunta del suffisso -adi. Vadalà deriva dall’arabo “Abd Allah” (Che significa Servitore di Dio”).
( Panorama di Bagaladi)
Si dice anche che la nascita di questo Centro è legato all’insediamento dei monaci Basiliani, provenienti dal monastero SS. Salvatore di Messina. Compare negli atti del 1098, per delle concessioni fatte tramite un documento al Monastero di S. Angelo, dal conte Ruggero, nel quale viene chiamato Tucchio. La località viene, inoltre, chiamata in altri due documenti, uno del 1275 e del 1276 Vallis Tutii o Val di Tuccio. In questo territorio sono sorti numerosi monasteri basiliani oltre a S. Angelo, (che è il più importante, costruito da monaci basiliani scappati dall’occupazione araba in Sicilia). S. Teodoro, S. Fantino e S. Michele.
Si crede sia sorto tra il IX° e X° sec.. E’ un paese importante per la produzione dell’olio e anche agrumeti, vigneti ed ortaggi. Fu sede nel 1276 dell’Archimandrito del SS. Salvatore di Messina divenne frazione della Baronia dell’Amendolea fino al 1488, (tolto per la congiura dei baroni), passò agli Abenavoli del Franco, spodestati per aver parteggiato per i francesi (spedizione Lautrec). Nel 500 passò unitamente all’Amendolea e S. Lorenzo prima al cosentino Bernardino Martirano e poi ai principi di Mileto diventò successivamente feudo dei Marullo, e dei Ruffo 1608-1806. Con la riforma amministrativa voluta dai francesi nel 1806, fu governata dal Comune di Melito, elevata a comune nel 1811, rimase sotto la giurisdizione del comune di Melito. Subì gravi danni durante i terremoti del 1783 e del 1908 rimasero danneggiate due chiese, quella Bizantina della SS. Annunziata e la chiesa di S. Teodoro del 1628. Fu colpita dalla malaria e bonificata, venne costruito a cura del Prof. T. Evoli un centro antimalarico.
Nel 1860 accolsero Garibaldi calorosamente.
Questo paese ha una vocazione agricola, i territori intorno a Bagaladi sono ricchi di uliveti, si produce un ottimo e rinomato olio di oliva,
(Insistono in questo paese molti frantoi per la lavorazione dell’olio tra cui quello di Michele Moro), formaggi, salumi, caratteristico e rinomato è il capicollo i prodotti caratteristici della zona e dal lato culinario a guastella, lo stomatico, i cuddureddi, le crespelle, le frittole
(Frittoliata peccato che non potete sentire il profumo)
vi sono varie aziende agricole e agriturismi. Da visitare la chiesa di S. Teodoro,
(Facciata della chiesa di S. Teodoro)
con un gruppo marmoreo bianco- Madonna e Angelo del 1504- attribuito al Gaggini.
(Chiesa di S. Teodoro Gruppo marmoreo Bianco del 1504 attribuito al Gaggini)
E’ un lavoro di enorme bellezza, chi si reca a Bagaladi non può fare a meno di andare a vedere quest’opera insieme a una croce Bizantina, unica. Sarete accolti dal parroco (Manti) persona di una gentilezza innata.
(Chiesa di S. Teodoro – Croce Bizantina)
(S. Teodoro) (Vestito della Madonna intessuto in oro)
(Statua di Gesù)
La chiesetta privata di S. Bruno e la Madonnina dell’Ulivo, posta su una terrazza fuori dal paese -S. Giovanni-
(S. Giovanni- Madonnina dell’Olivo-)
da dove si può ammirare il paese in tutta la sua bellezza.
Da visitare anche il Monumento ai Caduti,
il Museo dell’arte e della civiltà contadina presso il centro Sociale e con un’apposita guida i ruderi delle case coloniche, i laboratori artigianali, i vecchi frantoi i mulini ad acqua.
Sindaco attuale del Comune di Bagaladi è Federico Curatola.
Ed ecco altre foto di Bagaladi.
Oltrepassando Bagaladi si raggiungono i Campi di Russo, con due aree picnic, immersi in una fitta vegetazione di boschi e la meravigliosa vista dello Stretto.
Importanti le manifestazioni del Gonfalone e la sagra dei prodotti tipici che si svolge la prima domenica d’agosto.
Il Presepe Vivente il dicembre di ogni anno.
“Paleariza” tutti gli anni nel mese di agosto, ecco alcune foto di Agosto 2006.
Si ringrazia Nino Marino per la collaborazione al servizio fotografico.
13.02.2008 daniele dattola
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