Nell’ambito della settimana della cultura, si è svolto a Melito di Porto Salvo il 22 aprile 2012, alle ore 10,30 presso la Sala convegni dell’ex Mercato Coperto un incontro che ha avuto come tema “LA GINESTRA E I SUOI DERIVATI” Organizzato dal GAL Area Grecanica.
Carmelo Giuseppe Nucera –Presidente Circolo di Cultura Greca Apodiafazzi- Già Sindaco di Bova mi ha trasmesso la seguente nota che pubblico di seguito
CIRCOLO CULTURALE
Per la Difesa e la Valorizzazione della Lingua e Cultura Greco-Calabra
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A quanti sono interessati alle sorti
dell’Area della Bovesia
OGGETTO : La “BOVESIA” Città Calabrogreca. Tra sogno e realtà.
Cari Amici,
Il Consiglio Comunale di Bova Marina analogamente a quanto sta avvenendo in tanti altri (troppi) Comuni è stato sciolto per infiltrazioni mafiose.
E’ un brutto colpo per la credibilità della cittadina e dell’intera “Area”, che nel corso di questi anni è stata offuscata da avvenimenti delittuosi, alcuni dei quali rimasti impuniti.
Questo gravissimo fenomeno rischia di compromettere il già debole tessuto democratico se non si interviene con determinazione per invertire la rotta.
Si potrà uscire dal tunnel se coloro che possono agire disinteressatamente ( Amministratori, Politici, Associazioni Culturali, Sociali e Produttive, Organi di Stampa , singole personalità) faranno la propria parte.
L’arma vincente per risalire la china sta nel ritorno alle proprie radici, nel ritorno alla cultura che ha fatto di Bova” cittadella di libertà”, la capitale culturale della Bovesia e della cultura Calabrogreca che, dalla Magna Grecia ai giorni nostri, ha saputo essere punto di riferimento per tutte le classi sociali.
A mio parere il ritorno alla ” Bova cittadella di libertà” non significa soltanto la individuazione di un “progetto culturale e di sviluppo” ma vuole essere anche un impulso alla ricomposizione amministrativa tra le due Entità autonome di Bova e Bova Marina che, alle soglie del XXI sec, in quanto separate svolgono un ruolo marginale e non hanno più ragione di esistere.
Questa operazione darebbe impulso a ulteriori processi di unificazione nel territorio, incominciando dai Comuni limitrofi quali Condofuri, Palizzi, San Lorenzo, Roccaforte, i territori di Africo e Roghudi; lo strumento immediato potrebbe essere l’”Unione dei Comuni”, per dare vita ad una nuova Entità territoriale sovracomunale più vasta: la “Bovesia” embrione della Città Calabrogreca, che potrebbe svolgere in futuro un adeguato ruolo nella costituenda Area Metropolitana.
Ricordo a me stesso, che ai primi del ‘900, quando Bova si scisse in due Entità, ci fu un sommovimento di grande tensione culturale che attraversò il popolo delle due comunità.
Oggi quella tensione va ricreata nella comunità bovese e nell’Area, al fine di unire e non dividere, alla ricerca della strada giusta.
Il Circolo di Cultura Greca Apodiafazzi avanza questa proposta (altre ne potranno arrivare) che vuole essere la pietra nello stagno che mette in movimento le forze vive dell’Area, incominciando da quelle culturali, capaci di far risalire la china a tutto il comprensorio del “Basso Jonio Reggino”.
Invito pertanto le Istituzioni ad ogni livello, le forze politiche, sociali, culturali, economiche, i giovani del territorio a promuovere iniziative utili per aprire un dibattito sulla grave crisi economica, occupazionale, sociale, culturale, politica ed istituzionale dell’Area, e coinvolga in modo attivo le popolazioni.
Kalà Pràmata.
Vùa aprile 2012
dott. Carmelo Giuseppe Nucera
Presidente Circolo di Cultura Greca Apodiafazzi
Locri, in data 20.4.2012, in occasione della XIV settimana della Cultura, si è tenuta l’inaugurazione della mostra “PANE E VINO” Gusti che ci legano agli antenati. La mostra allestita presso il Museo Nazionale di Locri
Ricevo dal Dr. Tito Squillaci la lettera che di seguito pubblico:
SI INCOMINCI A DIRE LA VERITA’ SU BOVA MARINA
Finalmente una novità nello stagnante panorama della comunicazione. Il Corriere della Calabria del 12 aprile 2012, in un lungo e circostanziato articolo sulla situazione politico-amministrativa di Bova Marina, dal titolo: “Quando la ndrangheta infesta il palazzo”, a firma di Lucio Musolino, lancia per la prima volta un’operazione inedita ed efficace. Nella sua semplicità, l’iniziativa del Musolino lascia a bocca aperta: egli prende l’idea del fotomontaggio, la applica ad uno scritto ed ecco nato il GRAFOMONTAGGIO! In concreto, prende passo passo stralci dell’operazione “Bellu lavuru”, che descrivono la totale infiltrazione dell’amministrazione comunale di Bova Marina da parte della ndrangheta dal 2004 al 2008, elimina del tutto i nomi degli amministratori di quel periodo, indicati a chiare lettere dai magistrati come i diretti responsabili delle collusioni (Domenico Zavettieri, ex-sindaco e Vincenzo Rosario Crupi, ex-assessore al bilancio) e vi inserisce i nomi degli amministratori che sono succeduti dopo il 2008. In tal modo, in un batter d’occhio, il malcapitato lettore, ignaro delle date della vita politica bovese, si fa chiara l’idea che le collusioni denunciate in “Bellu lavuru” siano state opera dell’amministrazione Squillaci.
Si dà il fatto, però, che l’amministrazione Squillaci non è mai nominata negli atti di “Bellu lavuru”, per l’inconfutabile fatto che all’epoca di tale operazione semplicemente… non esisteva, essendosi insediata solo a metà aprile del 2008, cioè a indagini pressoché concluse!
A questo gravissimo fatto, il Musolino aggiunge una serie di altre falsità, quali la vicinanza ad ambienti mafiosi dell’ex-sindaco Squillaci e di altri amministratori, nonché la totale deformazione della vicenda riguardante il passaggio alla minoranza dell’ex-assessore Vincenzo Mandalari, presentata come una sua dissociazione dopo l’arresto del consigliere Altomonte, mentre in realtà egli è stato letteralmente cacciato dalla giunta, per altri motivi, circa 2 anni dopo tale arresto. Cosa non meno grave, infine, Il Corriere della Calabria, prima ancora che vengano rese pubbliche le motivazioni, dà ad intendere esplicitamente che lo scioglimento del comune di Bova Marina sia dovuto a responsabilità certe della solita amministrazione Squillaci…
Se malcapitato è il lettore e disgraziata la nostra terra calabra, “informata” da tali “giornalisti”, malcapitato è anche il Musolino. Egli, infatti, ha attribuito al sottoscritto le gravissime responsabilità degli illeciti perpetrati ai danni della cittadina ionica, stanti le dichiarazioni dei magistrati della DDA, da parte di Domenico Zavettieri e Vincenzo Crupi (che il Musolino, onore al suo coraggio, non osa nemmeno nominare). Per tale motivo, affinché venga ristabilita la verità dei fatti, è già pronta la querela-denuncia da parte del sottoscritto.
Chissà cosa pensa di questa squallida operazione l’onesto direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, paladino di importanti battaglie giornalistiche contro la ndrangheta (o forse è il caso di dire… ex-paladino?)! Se non prima, lo sapremo in tribunale.
Giovanni Mario Squillaci
Ex-sindaco di Bova Marina
Si è tenuto a Reggio Calabria, lunedì 16 aprile 2012, alle ore 18.30, presso il Museo Diocesano, Salone “Mons. G. Ferro”, in via T. Campanella, la presentazione del primo dei tre volumi della collana “Bottega Bizantina, ideata e promossa dall’archeologa calabrese Margherita Corrado.
Bova Sabato 14 alle ore 17.30, presso la Sala consiliare del Comune, l’Associazione Ellenofona “Jalò tu Vua” di Bova Marina, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Storia e Progresso” di Montebello Jonico, con il patrocinio del Comune di Bova-Chora, hanno organizzato un incontro col Prof. Tonino Perna economista dell’Università di Messina.
Venerdi 13.aprile 2012 ha avuto luogo nel magnifico scenario del Museo del bergamotto in via Veneto, 52 di Reggio Calabria,presieduto dal prof. Vittorio Caminiti, la conferenza stampa patrocinata dal circolo culturale Apodiafazzi, dal Museo del bergamotto e dalla Facoltà di Scienze Matematiche, fisiche e Naturali del Dipartimento di Scienze della Terra dell’università della Calabria, per presentare il Convegno ed i lavori dell’architetto prof.ssa Caterina Guttuso
(Prof. Vittorio Caminiti, Prof.ssa Caterina Gattuso, Dr. Carmelo Giuseppe Nucera)