Presso il Salone Parrocchiale della Chiesa di S. Giuseppe di Melito P.S. in data 17.3.13, alle ore 16.00, si è svolto un incontro sul tema: “Calabria e Africa, un ponte di solidarietà”. Il salone si presentava gremito, così come si vede nella foto qui di seguito.
Dall’Assessore Giuseppe Latella ricevo e pubblico
La delicata situazione politico-amministrativa che oggi stiamo vivendo, scaturita dalle recentissime vicende giudiziarie, ha imposto alla maggioranza una riflessione, culminata nella presa d’atto che non vi sono più le condizioni per poter proseguire l’azione amministrativa.
La riflessione condotta ha fatto emergere la consapevolezza che, in determinati ruoli e contesti, non è sufficiente “essere” sicuri dei presupposti e delle finalità del proprio impegno politico, ma occorre anche “apparire” come tali.
Più volte mi ero riproposto di scrivere qualcosa sul Santuario della Madonna di Polsi, conosciuto come “Santuario della Madonna della Montagna” sito a Polsi nel Comune di san Luca (RC), nel cuore dell’Aspromonte in una vallata posta tra i boschi, percorsa dalla fiumara del Bonamico a circa 900 mt s.l.m.
Durante un determinato periodo dell’anno tra il 22 agosto e il 14 settembre la Montagna si anima, arrivano pellegrini da tutta la provincia di Reggio Calabria e dalla Sicilia per partecipare alla festa che culmina solennemente il 2 settembre.
Sembra che questo Santuario con le Strutture accanto, risalga al IX° secolo, e sia sorto a cura dei monaci Bizantini che scappati dalla Sicilia si spinsero qui per evitare le incursioni saracene e fondarono la chiesa e un nucleo abitativo.
Mi viene incontro il Docente Prof. Luigi Familiari di Melito
(Prof. Luigi Familiari)
Dall’Assessore del Comune di Melito Giuseppe Latella ricevo e pubblico
Comune di Melito di Porto Salvo
Comunicato stampa
In riferimento agli articoli di stampa pubblicati sui quotidiani in data odierna, nei quali il Governatore Scopelliti in modo fortemente allusivo, strumentale e poco rispettoso della cittadinanza melitese e dell’Area grecanica, mette in relazione la protesta per la chiusura dell’Ospedale Tiberio Evoli con le recenti vicende giudiziarie, l’Amministrazione comunale di Melito di Porto Salvo, nella persona del Sindaco facente funzioni, Tito Nastasi, non può fare passare inosservato l’attacco strumentale e inopportuno verso l’intera comunità dell’Area grecanica. La protesta civilissima, portata avanti dalla popolazione è stata finalizzata esclusivamente alla tutela del diritto alla salute e all’assistenza sanitaria costituzionalmente garantite, senza secondi fini.
Forse il Governatore dimentica che da anni personalmente popola le pagine dei quotidiani locali e nazionali con le sue vicende giudiziarie e umane. Il modello Reggio non può neanche minimamente essere paragonato per le conseguenze negative nei confronti della popolazione reggina alla città di Melito P.S., di cui il Governatore deve avere massimo rispetto.
Non permettiamo a nessuno di infangare la Città di Melito e i suoi cittadini, tantomeno a chi e’ stato artefice del disastro della Città di Reggio C. , dopo che la stessa ha vissuto anni di splendore con la guida di Italo Falcomata’.
A conferma della sincerità dell’azione di protesta in questi giorni la popolazione sta consegnando le tessere elettorali, esprimendo anche in tal modo il proprio dissenso per le azioni poste in essere per il dimensionamento e la conseguente chiusura dell’ospedale Tiberio Evoli, unico presidio sanitario dell’Area Grecanica.
Al Governatore è a tutta la politica deve essere ben chiara una cosa, da oggi in avanti faremo solamente scelte politiche che possano dare slancio ed essere rappresentative delle esigenze dell’intera Area Grecanica, ciò che il Governo Regionale da lui rappresentato ad oggi non ha recepito.
Dalla sede Municipale 14 02 2013
In questo sito più volte ho trattato dei monaci bizantini e del loro insediamento in Calabria: “Durante il periodo bizantino, e ancor più durante il periodo iconoclasta molti monaci greco-ortodossi abbandonarono l’oriente e trovarono rifugio nelle numerose grotte montane del versante Jonico Reggino. Essi furono imitati e seguiti dai giovani del luogo e si dedicarono tutti insieme alla vita monastica. Essi oggi sono definiti monaci italo-greci. Si stanziarono, come detto prima, in luoghi solitari con grotte naturali vivendo in contemplazione, lavorando e pregando, si cibavano dei prodotti della terra, studiavano testi sacri, e chi aveva doti particolari operava miracoli”.
La parrocchia di Annà di Melito Porto Salvo, ha organizzato in data odierna, un Convegno commemorativo, per ricordare il 70° anniversario del tragico evento di guerra del 31.1.1943, nel quale durante una cerimonia presso il villino dei marchesi Ramirez, a causa di un bombardamento aereo, persero la vita l’arcivescovo di Reggio Calabria Mons. Enrico Montalbetti e tante altre persone cosi come dirò in seguito.