Il Sito di Daniele Dattola

Daniele Dattola

Africa Sierra Leone 6° collegamento con Tito e Nunziella Squillaci

Vi voglio ricordare che Tito Squillaci Pediatra del Presidio Ospedaliero di Melito P.S., insieme alla moglie Nunziella, sono in Africa, a Sierra Leone nel piccolo Ospedale di Pujehun, in missione umanitaria per conto dell’Associazioni ONG, Cuam per l’Africa e Unicef.
Continuano i messaggi di Nunziella Squillaci nei quali chiede sempre preghiere per i piccoli ricoverati dell’Ospedale di  Pujehun:
“Chiedo preghiere per Muamed, Kadì, Aizaza, kamura, Sulleman”.
Auva Sesè ieri per la prima volta mi ha sorriso. Che bel sorriso! Sierra Leone012Sta facendo riabilitazione al braccino e alle gambine con la mamma e la nonna. Oggi stava in piedi e con la mano e un po’ di difficoltà,  camminava.
Avua Sesè torna a casa con mamma e papà. Kai Goma!
Tito era soddisfatto per i risultati raggiunti, io quasi piangevo dalla gioia.

Nunziella Squillaci

Voi Tito e Nunziella con la Vostra opera nell’ospedale di Pujehun, aiutate, dove è possibile, a migliorare la vita a migliaia di bambini africani, dando  a questi   Amore…l’Amore che muove il mondo!!!  e per questo sarete ricambiati da un dono grande che riceverete da Loro, e che per Voi è  motivo di soddisfazione…il loro SORRISO e tanta PACE.
Da questo sito  mi sento di lanciare un grande abbraccio a tutti i Volontari che operano in Africa, in condizione di estrema difficoltà, per donare Amore.
Melito di Porto Salvo, li 14.7.2014
daniele dattola

 

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Melito P.S. costituzione comitato comunale UNICEF

In data 12.7.2014 alle ore 17,30 presso i locali dell’Hotel  Serranò di Melito P.S. si è svolta la cerimonia ufficiale per  la costituzione del Comitato comunale dell’Unicef sezione di Melito, ratificata dal Comitato provinciale di Reggio Calabria  già nel mese di Aprile 2014. All’incontro sono intervenuti  il Presidente   Pietro Marino, la responsabile della Task-force Mariella Squillaci che ha svolto un’interessante relazione basata sulla sua esperienza trentennale in questo campo, la stessa ha presentato  un   libro scritto da Lei e da altri professionisti tra cui Oriana Cogliandro, Giuseppina Garreffa, Pasquale Romeo, ed Elio Stellitano dal Titolo:”Il Disagio Giovanile” visto dagli esperti e raccontato dai ragazzi, edito da Città del Sole Edizioni di Franco Arcidiaco. E’intervenuta  anche Isabella Palamara, responsabile della Sezione di Melito P.S. che dopo avere ringraziato tutti i presenti, ha elencato tutte le iniziative  che la Sezione di Melito metterà in campo nel mese di Agosto: 17 Agosto Torneo di Beach Volley; alle ore 21.00 I Velk in concerto presso il Lido “El Caribe” ad Annà di Melito P.S.; 20 agosto ore 21.00 Sfilata di Moda presso il Lido Capo Sud a San Lorenzo Marina; 23 agosto ore 18.00 Melito in bici, giro ecologico per le vie del Paese, presso Piazza Porto Salvo, Lungomare dei Mille; 24 agosto ore 21.00 Festival nazionale di cabaret “Facce da Bronzi” presso Piazza Porto Salvo, Lungomare dei Mille;

Ha concluso  la responsabile Younicef, Alessandra Tavella. I lavori sul tema “L’Unicef scende in campo nell’Area Grecanica” sono stati moderati  con grande  professionalità dal giornalista Giuseppe Toscano, che ha saputo imprimere alla serata la giusta direzione per la riuscita dell’evento. Vari sono stati gli interventi tra cui quelli del giovane Giuseppe Zavettieri, di Mario Alberti, del consigliere regionale Giuseppe Giordano e del Consigliere Provinciale Pierpaolo Zavettieri ed altri.

L’UNICEF, (già United Nations International Children’s Emergency Fund, e dal 1953 United Nations Children’s Fund) è stata fondata l’11 dicembre 1946 ed  è un’agenzia delle Nazioni Unite che serviva ad aiutare i bambini vittime della seconda guerra mondiale, la Sede centrale si trova a New York e le altre sedi sono dislocate  nel mondo in circa 158 Paesi. Si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri in tutto il mondo e nei paesi in via di sviluppo. Viene finanziata con contributi ricevuti volontariamente dai cittadini, governi e privati. Nel 1965 ha avuto il premio Nobel per la pace. Attività nel mondo:

Salvare la vita dei bambini, lottare perché nascano e crescano sani, aiutarli a  realizzare le loro potenzialità; Aiutare milioni di bambini vittime di conflitti, disastri naturali, epidemie e violenze; Lavorare con una strategia fondata sui diritti e sui bisogni del bambino con programmi di sviluppo umano e sostenibile. Attività in Italia:

Mobilitazione per favorire il cambiamento sociale e migliorare la vita dei bambini più svantaggiati ed emarginati; Impegno affinché i diritti di ogni bambino e adolescente che vive in Italia vengano rispettati; Lavorare su tutto il territorio nazionale per costruire comunità migliori a misura di bambini e adolescenti. Il Comitato  di Melito Porto Salvo aveva già promosso delle  iniziative a sostegno della mortalità infantile. Risale a dicembre 2013 lo spettacolo musicale-sportivo “Un sorriso sotto l’albero”, lo scorso mese di maggio lo stand tematico per la campagna “100% vacciniamoli tutti” era stato allestito a Melito Porto Salvo e Saline Ioniche. Durante la cerimonia sono stati ricordati dal giornalista Toscano, i coniugi Dr. Tito Squillaci e sua moglie Nunziella per la missione umanitaria che stanno svolgendo in Africa a Serra Leone. L’aula era gremita di persone, la serata è pienamente riuscita ed un plauso va fatto agli organizzatori, un altro tassello a Melito si aggiunge alle importanti associazioni che sono nate in questi ultimi tempi.

Melito di Porto Salvo, li 12.7.2014

                                                                                                               daniele dattola

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Melito P.S. Arcidiocesi RC-Bova – 2° Assemblea Presinodale giovani 2014

Venerdi 11 luglio 2014, alle ore 19.00, si è svolto nel cortile del Santuario della Madonna di Porto Salvo presso il Lungomare dei Mille di Melito P.S., la Seconda Assemblea Presinodale del Sinodo dei giovani :”FEDE E SPERANZA, IL FUTURO CHE NOI VOGLIAMO” dal tema: ”Cittadinanza e Partecipazione”. Questa seconda assemblea presinodale  è stata presieduta da Mons. Giuseppe Morosini, e vi hanno partecipato tutti i giovani  appartenenti alle circa 120 parrocchie.  I giovani diventano i protagonisti di questo Sinodo dice Mons. Morosini, a loro è affidato tutto il lavoro dello stesso…e a loro è affidato il futuro. Bisogna prendere atto di questo Pastore che investe sui giovani coinvolgendoli. Sono intervenuti all’Assemblea:

Attilio Gorassini ,   Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria;

Lucio Dattola,         Presidente Camera di Commercio di Reggio Calabria, Presidente  Unione Camere;

Roberto di Palma, Sostituto Procuratore della DDA di Reggio Calabria.

Mons. Morosini ha affidato la Direzione a una Presidenza ed a una Segreteria costituita da giovani. Le conclusioni del Sinodo, dopo la terza assemblea presinodale,  saranno condotte da: “Un Gruppo di Animazione del Sinodo” costituito da circa  50 giovani e sacerdoti che avranno il compito di sintetizzare e concludere.

Il Sinodo verterà su tre tematiche:

FAMIGLIA E AFFETTIVITA’.                   (Già svolto a Reggio Calabria il 23.3.2014).

PARTECIPAZIONE E CITTADINANZA.  (Il secondo  svolto a Melito di Porto Salvo).

VALORI E FEDE.                                     (Il Terzo si deve ancora svolgere).

Ecco come si è arrivati a questa seconda fase Presinodale dove si è discusso della Tematica:” Partecipazione e Cittadinanza”. L’Ufficio di Presidenza, la Segreteria, e il gruppo di Animazione del Sinodo hanno predisposto un questionario, che è stato distribuito in tutte le parrocchie della diocesi. I giovani facenti parte della Diocesi si sono confrontati, incontrati, utilizzando  documenti e video per aiutarsi nel dibattito, non è stato semplice coinvolgerli tutti, ma alla fine la partecipazione è stata corale. I gruppi parrocchiali  hanno interagito fra di loro, collaborando insieme e rapportandosi con i sacerdoti. A proposito di questo secondo evento Mons. Morosini ha coì posto l’accento su questo secondo Tema: “Cari giovani soprattutto a Voi mi rivolgo: risvegliate in voi la passione e il fascino delle mete alte, il desiderio di ricercare il bene per sé e per gli altri, senza rincorrere interessi particolari, attraverso le condivisioni e l’unione delle identità culturali e delle competenze professionali presenti sul nostro territorio. Promuovete una nuova cultura del lavoro, testimoniate il valore della partecipazione e del discernimento comunitario a fronte di una cultura che fa percepire come inutile o come fatica in più l’esercizio della democrazia. Siate cittadini degni del vangelo, consapevoli dei propri diritti e doveri, favorendo un impegno politico che porti soprattutto i cristiani ad interessarsi e a proporre soluzioni per il territorio in cui vivono, creando cosi un terreno fertile anche per la nascita di vocazioni politiche. Soprattutto approfittare del Sinodo dei giovani che stiamo preparando. E’ un’occasione anche per chi è lontano dalla chiesa di disegnare il Vostro futuro e indicare a noi adulti quali sono le Vostre speranze”. Dai pre-incontri è emerso che…………. la tematica certamente si presta a molteplici forme di riflessione: dalla formazione universitaria, al mondo del lavoro (e del precariato), dall’impegno in politica agli avamposti di legalità; tanti aspetti che caratterizzano l’età giovanile nel campo essenziale delle Scelte.Un appuntamento che si è avvalso della presenza di importanti interlocutori che si sono sottoposti alle domande dei giovani presenti: Attilio Gorassini, preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria; Lucio Dattola, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria; Roberto Di Palma, sostituto procuratore della DDA di Reggio Calabria. Gli interventi sono stati tutti interessanti e molto professionali. Fatti ad una platea stracolma di giovani interessati, attenti alle tematiche. Dopo i saluti all’Autorità ecclesiastica locale Don Benvenuto Malara che ha accolto tutti i presenti nei locali del cortile del Santuario della Madonna di Porto Salvo, Mons. Morosini ha aperto i lavori: “Ascolteremo i nostri giovani, racconta, cercheremo di capire quale città desiderano, quale futuro stanno cercando di realizzare”. Non mancheranno idee e proposte concrete, frutto del lavoro parrocchiale e zonale di tutti i giovani della Diocesi. “Già durante la Veglia di Pentecoste, continua il presule, ho chiesto ai giovani di tirare fuori il coraggio per ricostruire la nostra città. Serve Speranza e voglia di fare…è il momento di mettercela tutta”. I  lavori  sono continuati con gli interventi da parte del pubblico e dei referenti delle Zone pastorali. Le conclusioni al secondo sinodo sono state fatte dalla nostra Guida Spirituale Mons. Morosini che era in splendida forma ed ha incitato i giovani ad intervenire con forza più volte. Al termine del dibattito c’è stato  un momento di festa, con la musica delle band giovanili della Diocesi e cena a buffet. L’occasione della Seconda Assemblea Pre-Sinodale ha rappresentato per tutta la comunità giovanile del territorio reggino un’opportunità di confronto e di crescita personale e collettiva. Si sono affrontati i temi Università e Formazione; Lavoro; Partecipazione a cittadinanza attiva. Non mi voglio dilungare sulle tematiche trattate ma tirare un po’ le conclusioni per stabilire in effetti cosa è emerso in questo secondo sinodo e quali sono state le proposte. Cosa vogliono i giovani??? Maggiore accompagnamento nella scelta universitaria o professionale lavorativa; Interazione tra Università Lavoro e Territorio all’interno di un circuito virtuoso; Percorsi volti alla scoperta o riscoperta  delle potenzialità del nostro territorio; Valorizzazione dei lavori che per tanto tempo sono stati accantonati, ma dal grande valore sociale e culturale. (Specie nel campo artistico e artigianale), favorendo il lavoro delle piccole e medie imprese. Puntare ai settori strategici del Turismo, dell’agro-alimentare e dell’ambiente, valorizzando i beni agricoli e forestali attraverso la cooperazione tra comuni e consorzi di miglioramento  fondiario. Su questi Temi si è alzata una voce corale contro la costruzione della Centrale a Carbone di Saline Joniche. Rendere fruibili a tutti le opportunità e gli strumenti di partecipazione democratica e di controllo sulla gestione della cosa comune, sempre sotto l’egida del rispetto della persona e nel pieno rispetto della legalità. Melito di Porto Salvo, li 11.7.2014

daniele dattola

 

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Melito presentazione del Comitato Comunale Unicef

Il Dr. Giuseppe Toscano, mi ha trasmesso   per conto del Comitato Unicef città di Melito Porto Salvo, il seguente comunicato stampa relativo alla convention di sabato 12 luglio 2014. che qui di seguito pubblico                                                   UNICEF                                                                      COMUNICATO STAMPA

Melito, sabato la presentazione del Comitato comunale Unicef

La costituzione del Comitato comunale dell’Unicef era stata “ratificata” dal Comitato provinciale di Reggio Calabria all’inizio dello scorso mese di aprile. A distanza di qualche mese, sabato pomeriggio, l’organismo con sede a Melito Porto Salvo, verrà presentato ufficialmente alla collettività dell’Area Grecanica, per poi dare immediatamente il via al calendario di iniziative estive, finalizzate a sostenere le campagne per la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dell’infanzia e dell’adolescenza nel mondo.

L’incontro con la cittadinanza si svolgerà sabato 12 luglio nella sala convegni dell’Hotel Tito Serranò, in via Nazionale a Melito Porto Salvo, con inizio previsto per le ore 17,30. Interverranno per conto dell’Unicef: il presidente provinciale Pietro Marino, la responsabile della Task-force Maria Squillaci, la responsabile Younicef, Alessandra Tavella e la responsabile del Circolo città di Melito Porto Salvo, Isabella Palamara. I lavori sul tema “L’Unicef scende in campo nell’Area Grecanica” saranno moderati dal giornalista Giuseppe Toscano.

<<Per il neonato Comitato melitese – spiega la responsabile comunale, Isabella Palamara – è un momento veramente significativo. Siamo felici di poter dare alla cittadinanza l’annuncio che l’Unicef ha cominciato a piantare le sue radici robuste anche in questa parte di territorio provinciale ma, allo stesso tempo, siamo anche consapevoli che l’evento di sabato rappresenterà solamente la tappa iniziale di un percorso che si preannuncia lungo e impegnativo. Essere al servizio di una organizzazione importante su scala mondiale, come l’Unicef, vuol dire essere pronti a spendersi per il prossimo, vuol dire darsi da fare per cercare di dare risposte a problemi enormi, senza tuttavia avere la presunzione di poterci riuscire da soli, bensì portando ognuno il proprio semplice contributo di impegno. Procederemo nel nostro percorso in stretta sinergia con il Comitato provinciale e con il presidente Pietro Marino, che ringrazio per la fiducia, e posso assicurare che saremo
immediatamente operativi>>.

Il Comitato di Melito Porto Salvo ha già promosso un paio di iniziative a sostegno delle iniziative di sensibilizzazione contro la mortalità infantile. Risale a dicembre 2013 lo spettacolo musicale-sportivo “Un sorriso sotto l’albero”, mentre lo scorso mese di maggio lo stand tematico per la campagna “100% vacciniamoli tutti” era stato allestito a Melito Porto Salvo e Saline Ioniche.
Melito Porto Salvo, li 10 luglio 2014

Per il Comitato Comunale Unicef

Dr. Giuseppe Toscano

 

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Africa Sierra Leone 5° collegamento con Tito e Nunziella Squillaci

Tutte le mattine alle 5 sento il canto del Muezin che prega e allora anch’io mi ricordo di pregare, è bello iniziare
così la giornata. Sento la voce, ma non ho ancora visto la moschea. A Freetown ne ho viste tante e anche sulla strada che ci ha portato a Pujehun. Oggi è  domenica e se tutto è tranquillo forse pomeriggio possiamo fare una passeggiata e vedere il paese, finora ho visto solo il mercato, dove vado ogni tanto a comprare il pane e qualche uovo. Dall’Italia invece, non sento le voci, ma vedo i benefici effetti della preghiera. Dal 24 pomeriggio al 26 notte e giorno è stata una continua emergenza.  Tanti bambini sono giunti in condizioni disperate, qualcuno non ce l’ha fatta, ma  quelli che tornano a casa guariti sono un conforto. Olimpia il 26 giugno alle 21, 28 mi ha scritto: Stasera col coro di Lazzaro abbiamo deciso di donare ogni giorno 2 minuti  del nostro tempo per i bambini della Sierra Leone: alle 20 di ogni giorno, ovunque saremo ciascuno dirà un Angelo di Dio per queste creature. E ancora tanti di voi mi scrivete e mi assicurate che pregate ogni giorno. Mi ha commosso tanto sentire la forza dell’amore che misteriosamente si dilata, attraversando quei ponti traballanti e insicuri, che siamo noi, per dirompere ed irrigare terreni da troppo tempo asciutti, perché dimenticati, con la freschezza e la forza necessaria per dare beneficio. Sono certa, ho risposto ad Olimpia, che il Signore che ha un cuore infinitamente più grande del nostro ascolterà queste invocazioni e spero che tanti si uniscano ancora a questa “raccolta” di preghiere per e in un “fondo” d’amore. Penso che l’Africa oggi abbia bisogno di questo, più che di raccolte di denaro e fondi economici. E per questa raccolta d’amore basta poco, lo può fare chiunque e dovunque, e nello stesso istante in cui si “versa” esso arriva. Come ho scritto di recente ad una cara amica: Ogni gesto verso l’amore sana dal male e, come in un unico corpo, porta sicuro beneficio a tutto il corpo. Non
importa se questo gesto sia fatto in Africa o in Europa, in un salotto o in una capanna, il bene o il male possono essere fatti qui o lì ed hanno lo stesso valore. Il bene si propaga e sana, il male infetta e uccide, dal piccolo al grande, dalle pareti di casa alla missione in Sierra Leone. Ora, non ci crederete, o meglio, proprio perché ci credete, da quella sera non ci sono più stati casi gravi (ce ne saranno ancora lo so…la nostra fede è fragile), e nessun bambino in questi quasi 3 giorni ci ha lasciato… forse è una risposta di cui avevamo bisogno per la nostra fragilità… eppure so, che nonostante questo, continuerò  a vacillare ad allontanarmi a cadere, ma Tu Signore sei grande nella Misericordia.
1 luglio. Le grandi piogge sono iniziate, da qualche giorno piove di frequente e abbondantemente, soprattutto la notte. La situazione in ospedale, lasciatemi dire è (dopo quello che ho visto) miracolosamente tranquilla ed anche un lattante che era in serie condizioni sembra migliorare, ma soprattutto non ci sono stati decessi per la malaria cerebrale.
Tuttavia, amici, non abbassate la guardia, purtroppo altri problemi affliggono questa terra. Hanno già allestito la tenda per l’isolamento, qualora si presentasse qualche caso di Ebola e Tito, in questo momento, è ad una riunione con tutto il personale medico, paramedico, amministrativo, per discutere sulle precauzioni e soprattutto per  trovare un ambiente isolato dove accogliere chi giunge in ospedale.  Perché le visite di coloro che arrivano, per un qualsiasi motivo, grave o no, vengono fatte in una stanza di degenza, quindi a grave rischio di contagio generale (considerando,  poi, che ogni bambino è accompagnato almeno da un parente…immaginate).  Io sto disegnando le tabelle per indicare la strada ai motociclisti, che, da qualche settimana, vengono pagati dal CUAMM ogni qualvolta portano un bambino ammalato, questo per facilitare gli spostamenti e per venire incontro a chi non si può permettere di pagare e, a piedi, arriverebbe troppo tardi.  Dovete sapere anche che in Sierra Leone ci sono tantissime motociclette (nelle altre nazioni africane abbiamo visto camminare tutti a piedi o tutt’al più in bici) e, al mio stupore, mi è stato spiegato che è così grazie ad una bella iniziativa del governo, che, finita la guerra, per riabilitare i “bambini soldato”, ha regalato loro una motocicletta e la licenza di “moto taxista”. E cosi è pieno di moto-taxisti, utilissimi. E tutti portano il casco, perché le multe sono salatissime.
In questo periodo comunicare  con internet è difficilissimo, la linea cade continuamente e ritorna dopo svariati tentativi, spesso desistiamo. Il metodo migliore è WhatsApp, basta scrivere i messaggi, toccare invio e quando c’è la linea, anche se per pochi secondi, partono da soli. Che belle invenzioni!
Giorno 5 è stato il nostro 27° anniversario di matrimonio. Delia, per il messaggio d’auguri, si è buttata giù dal letto alle 7 del mattino (per chi la conosce sa cosa significa) e  a seguire Mimmi e Maria Olimpia, che in nottata era rientrata a Cambridge dalla Svezia. Alle 17,30 poi, ci sono arrivati “6 secondi” di video con il meraviglioso sorriso di Mimmy, che sono certa diventeranno 6 ore in breve tempo. Tito è arrivato per pranzo quasi alle 3 del pomeriggio, io nel frattempo cucinavo per la sera e pregavo Dio che nessun bimbo se ne andasse, e grazie a Dio così è stato: 5 sono gravi, ma nessuno da allora ci ha lasciato.  Abbiamo festeggiato a cena  con Paolo, Chiara e Clara (Alessandro è rimasto a Freetown). Ognuno di loro ha dovuto portarsi il piatto e il bicchiere; il menù: gnoccone, patate al forno, frittatona, ananas e… salame di cioccolato… un successone! Stranamente tutto è venuto buonissimo, nonostante abbia dovuto modificare un po’ le ricette. Dopo cena avevamo
programmato di vedere un film insieme, ma erano tutti stanchi. Paolo e Chiara avevano avuto 2 cesari di notte e 2 di giorno, Clara in 3 giorni era dovuta andare a Freetown e tornare e Tito doveva passare a vedere i bambini, come fa ogni sera prima di andare a letto, ed era già tardi. Dopo aver lavato e sistemato tutto mi sono andata a coricare , non prima di aver riguardato i “6 secondi” e aver immaginato gli altri sorrisi lontani. Dopo poco è tornato Tito, il generatore era ormai spento, ho sentito i passi, ho visto la luce della torcia e poi, appena dentro, ho risentito dalla cucina i “6 secondi” e… abbiamo sognato i 3 sorrisi.
Kai Goma = Grazie a Dio.
Nunziella Squillaci

Auguri per il Vs. 27° anniversario di matrimonio, che il Signore vi benedica. Dalle tue parole potrei anche dire che Tito evidentemente sta mettendo in campo tutte le  risorse e bagaglio culturale e scientifico che una vita di Pediatra presso l’Ospedale di Melito gli permette di mettere a disposizione per questa missione umanitaria.  Auguri affinché, questa sofferenza da te documentata quasi giornalmente, possa nel tempo diminuire, e comunque per questo bisogna dire anche grazie a queste Associazioni ONG, Cuam per l’Africa e Unicef, senza di loro tutto questo non ci sarebbe. A Noi non rimane che pregare per Voi.

10.7.2014

                                                                                                                     d.dattola

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Africa Sierra Leone 4° collegamento con Tito e Nunziella Squillaci

Continuano le comunicazioni da parte di Tito e Nunziella Squillaci che informano sulle cose che accadono in africa nell’Ospedale in cui lavora Tito come Pediatra, in missione umanitaria per conto dell’ONG (Organizzazione non Governativa), li redarguisco di stare attenti, perché  al  Tg  nazionale ho ascoltato che l’ebola in Africa Centrale e Occidentale è diventato fuori controllo. Nunziella mi risponde dicendomi che ci sono stati circa 170 casi in  Sierra Leone, ma non nell’Ospedale dove si trovano loro.

1 luglio 2014

Tito mi scrive:” Caro Daniele, ti ringrazio del grande affetto nei nostri confronti e dell’impegno con cui ti adoperi per fare conoscere la difficile realtà di questi posti. Scusa se non ti ho scritto prima, ma il tempo è davvero poco e con internet abbiamo molte difficoltà (la linea in un solo posto, fuori casa, solo poche ore la sera quando è acceso il generatore, spesso, poi, non riusciamo a connetterci, e rinunciamo).
Come già sai, l’impatto qui è stato duro, per la gravità delle patologie e l’alta mortalità, ma lavoriamo serenamente, cercando di fare del nostro meglio con le risorse a disposizione. La soddisfazione di rimandare a casa tanti bambini guariti ci incoraggia. L’organizzazione   ONG (Organizzazione  Non Governativa)  per la quale io lavoro unitamente all’Unicef , “Medici con l’Africa Cuamm” fanno di tutto per metterci in condizione di lavorare nel migliore dei modi.

Riguardo al problema dell’Ebola, in effetti, per le caratteristiche di aggressività e diffusibilità del virus, si tratta di un problema potenzialmente gravissimo.
Per ora l’epidemia è confinata in centri rurali, ma se dovesse sfuggire di controllo e raggiungere centri urbani sarebbe una catastrofe difficilmente quantificabile.
Quella in corso è la più grande epidemia insorta fino ad ora, con 528 casi e 337 morti (fino a metà giugno), diffusa in Guinea, Sierra Leone e Liberia. In Sierra Leone ci sono stati 97 casi e 49 decessi, localizzati in vari distretti. Il nostro distretto fortunatamente non ha finora registrato alcun caso, tuttavia l’ospedale  è stato attrezzato con una tenda di isolamento e siamo forniti di materiale protettivo adeguato (guanti, maschere, occhiali, ecc.). Dunque, speriamo bene.
Grazie di tutto a te e Lucia Tito

4 luglio 2014

 Nunziella mi comunica:” Chiedo preghiere per Geba è gravissima, in coma da malaria cerebrale, chiedo preghiere per Fatmata  e Tommy sono gravissimi, in coma da
malaria cerebrale”

5 luglio 2014

Geba purtroppo non ce l’ha fatta, chiedo preghiere per Mamiawa e Moamed sono gravissimi, in coma da malaria cerebrale
E Sebazu

7.7.14

Grazie a Dio e alle Vostre preghiere i bambini sono in leggera ripresa, rispondono agli stimoli. La mamma di Tommy mi ha accolto con un sorriso, il primo.
Chiedo preghiere stasera per AvuaSesè e la sua mamma che era molto triste e scoraggiata.

Nunziella e Tito Squillaci

Gentile Tito e Nunziella Grazie per quello che state facendo, la Vostra è un’incredibile esperienza di vita e professionale,

una sfida quotidiana che migliaia di uomini e donne di tutto il mondo affrontano senza clamore, in nome della libertà e

del progresso dei popoli africani.

Melito, li 7.7.14
daniele dattola

 

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Bova San Salvatore un sito del neolitico

Dopo gli interessanti convegni fatti a Bova Marina, (1) voglio trattare in questo articolo dei ritrovamenti del neolitico nella costa Jonica del reggino, con particolare riferimento agli interessanti ritrovamenti effettuati a San Salvatore territorio posto nei campi di Bova (RC). (2) (3) Cito Sebastiano Stranges Ellesmere, perché Sebastiano,  ispettore onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (4) ha,  negli anni 80, il merito di avere mappato il territorio della costa Jonica meridionale reggina, mettendo in rilievo, insieme a Luigi Saccà di Bova i posti dove si trovavano reperti archeologici e mi riferisco a quelli  del neolitico. Sebastiano l’ho voluto ricordare perché in queste cose spesso la verità viene a volte modificata, ed ecco io la voglio dire nella maniera corretta. Grazie al lavoro di questi ed altri indomabili ricercatori e alle loro notizie,  molti studiosi, famosi in tutto il mondo, si sono occupati di questa materia avvalendosi delle loro notizie. Il prof. Tinè, ha redatto una prima mappatura di centinaia di siti, ritrovati da questi mappatori e studiosi. Dopo di Lui il prof. John Robb dell’Università di Cambridge, (5)  ha integrato le ricerche per il territorio di Bova e Bova Marina, effettuando  scavi che hanno dato una svolta importantissima sugli insediamenti del neolitico nella provincia di Reggio. Voglio qui ricordare che questi reperti del neolitico  sono stati trovati in vari luoghi della costa ionica e precisamente a Saline, Melito, Condofuri, Bova e Bova Marina, Palizzi e Capo Spartivento nell’omonima fiumara. Oggi i reperti più importanti sono esposti presso  i Musei di Reggio, Locri e anche Bova Marina. Il  prof John Robb dell’Università di Cambridge, moltissimi anni fa in conseguenza delle segnalazioni di Sebastiano Stranges, chiese al Ministero competente e al Museo di Reggio Calabria, di poter effettuare delle ricerche nel territorio di Bova Marina, poiché quest’ultimo presentava una ricchezza  di reperti del periodo neolitico. Il prof. Robb collaborato dalla Sopraintendenza archeologica di Reggio, nella persona dell’archeologo responsabile della zona Dr.ssa Emilia Andronico (6) e da numerosi esperti universitari di tutto il mondo Leicester, Southampton, New York, Michigan, Durham, Birmingham, ed Oxford iniziarono la ricognizione di quel territorio, mappando i reperti del neolitico. La maggior parte sono reperti di area Stentinelliana.  Le analisi col C.14 danno la presenza umana risalente a 5800 anni a. C. Subito furono trovati importanti  reperti a S.Aniceto, Umbro, Penitenzeria  e San Salvatore io vi voglio descrivere i reperti di San Salvatore, perché il sito è insolito, in quanto posto in un luogo situato nei Campi di Bova a 1300 mt. di altezza, attraversato da una pineta, in un’area di circa un ettaro, trattasi di reperti archeologici trovati in una zona la più alta della fascia ionica,  un luogo fortificato. La prima domanda che ci si pone:” Come mai una fortezza risalente al VI° sec. a. C. in un luogo cosi alto? Sicuramente sanciva un confine tra due grandi potenze probabilmente RC e Locri. Sicuramente in quel posto un po pianeggiante venivano coltivate piante e utilizzato il legname, ricco di resina, dell’entroterra calabrese, famoso ai greci. (7) (8) Durante gli scavi diretti da LIN FOXHALL,  Prof. di Archeologia greca, presso l’Università  di Leicester (Regno Unito) (9)sono emersi un grosso e ampio muro di cinta lungo 34 m in direzione nord-sud e  29 m in direzione est-ovest. ed una torre da qui deriva che l’insediamento era fortificato, della dimensione di 7 mq. Nel sito vi sono numerose tegole a testimoniare il crollo del tetto, vi sono anche i resti di elementi strutturali lignei della torre costituiti da travi in legno. Sotto questo materiale tracce di carbone ed elementi incendiati, distinguibili frammenti di legno incendiato di grande dimensioni che erano le travi. (10)  Nella porta della scalinata d’accesso, una punta di freccia conficcata. Nel pavimento della torre frammenti di ceramica ben conservati contenitori da fuoco, ceramica comune e vasellame per cibo e bevande in ceramica a vernice nera.(11) Al di fuori del muro occidentale della torre sono stati rinvenuti numerosi frammenti ossei di animali, e almeno uno di essi mostra tracce di macellazione. Si tratta indubbiamente di resti di pasto gettati dagli abitanti del sito. Questi reperti indicano che la torre fu utilizzata come alloggio e probabilmente anche come magazzino per lo stoccaggio delle derrate. La ceramica più tarda rinvenuta nei livelli di distruzione indica che l’incendio ebbe luogo nel V sec. a.C. Fuori della torre sono state rinvenute nove cuspidi in bronzo,(12) una punta di giavellotto in ferro,(13) pezzi di armatura in bronzo. (14), una punta di lancia. (13 Bis) L’incendio è avvenuto a causa  di un violento attacco. Il recipiente più interessante è il resto di una coppa ionica fattura  risalente al VI° sec. a.C. verniciata a strice rosse e nere, su questo manufatto il nome graffito Σ[Ι]ΜΟΝ. “SIMON” è parola di origine greca, come attestato da Senofonte e Aristofane, e quindi questo reperto risale al VI° Sec. a. C. (15) I vasi di tipo indigeno sono numerosi , cosi quelli tipo greco di ceramica fine, ceramica comune e recipienti per cucinare. Sono stati anche trovati un gran numero di piccoli ciottoli che sembrano  proiettili per fionda. (16) In un deposito rituale risalente alla costruzione della fortezza è stata trovata una statuetta di alabastro una Kore che tiene nella mano destra una colomba, risalente al VI° sec. a.C., (17) deposta con la faccia in giù, con vicino quattro piccole brocche, una con il fondo bucato. (18) La statuetta che probabilmente rappresenta Persefone, oggi è conservata nel Piccolo Museo di Bova Marina loc. S. Pasquale. Questi reperti datano la costruzione dell’edificio sicuramente al periodo del VI° secolo a.C. Probabilmente il sito è stato occupato per un breve periodo. Le ceramiche rinvenute nelle parti incendiate sono databili al V° sec a.C.. Ancora oggi non si può stabilire chi ha assaltato il sito, che è stato incendiato e da allora in poi mai più occupato. Una ricostruzione puntuale e più professionale la troverete edita dal prof. John Robb, dell’Università di Cambridge nel lavoro:” Bova Marina Archaeological Project” nel seguente link: http://www.arch.cam.ac.uk/research/projects/bova-marina/bmap-files/bmap-2007-report.pdf Qui di seguito le foto dei ritrovamenti  alcune tratte da questo stesso sito.

 

Melito di Porto Salvo, li 6.7.2014                                                                                     daniele dattola

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A.S. Medici Melito in finale per il titolo italiano.

L’ AS Medici di Melito Porto Salvo dopo aver superato i medici di Palermo in semifinale col punteggio di 1-0
grazie al goal nella ripresa di Sergio Maimone sono entrati in finale, per cui i camici bianchi melitesi affronteranno domani i colleghi cosentini per il titolo italiano. La partita si svolgerà allo stadio “Vincenzo Mazzella” di Ischia.
Calcio d’inizio alle 18.

In bocca al lupo Medici di Melito.

A.S. Medici di Melito Porto Salvo

Melito di Porto Salvo, Li 03/07/2014
Daniele Dattola

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RC Natina Pizzi in: ” Trilogia dell’istante “.

A Reggio Calabria è stato presentato presso il salone del palazzo della Provincia, il 2.7.2014, alle ore 17,30,
il libro di Natina Pizzi: ” Trilogia dell’istante”, edito da Edizioni del Sole, i cui lavori sono
stati introdotti dall’editore Franco Arcidiaco, dopo l’introduzione hanno relazionato, il Prof.
di estetica Ettore Rocca, ha concluso le relazioni Gianfranco Neri direttore del Dipartimento
d’arte dell’Università Mediterranea di RC. Presente all’evento il Consigliere Provinciale Pier paolo Zavettieri.
Durante e alla fine dei lavori c’è stato un intermezzo musicale da parte del bravissimo armonicista
Domenico Canale.

l’Istante di Natina Pizzi è la sintesi in un volumetto di tre volumi da Lei pubblicati: “Afrodite, l’istante perfetto, e lo spigolo del cerchio”.
Afrodite è un viaggio nel mondo del mito greco, dove è evidenziato il conflitto tra Amore, dolore, odio e morte. L’Amore diventa mistero.
L’istante perfetto è composto da vari brani in cui l’essere è travagliato fra il Bene e il Male, la Vita e la Morte, che sono stimoli a vivere la vita.
Lo spigolo del cerchio è un’opera di Natina in cui l’uomo è rappresentato come  un miscuglio,  un’alternarsi di sogni e realtà, elementi indissolubili.
Dall’unione di questi tre elementi Rocco Familiari ci dice che l’Opera di Natina è la celebrazione del “trionfo della morte”  perfettamente consapevole, comunque, del paradosso che la vera poesia, anche quando tratta un argomento così “assoluto” e in apparenza nullificante, in effetti sancisce il predominio della vita, essendo sempre, in sé l’espressione creativa, una manifestazione di forza, di reazione al male, al nulla.
Interessante il panaro portato nel salone da Natina con dentro tante collane legate tra di loro, formate dalle perle che rappresentano gli istanti.
Il Salone era gremito. Alla fine delle relazioni, vari sono stati gli interventi da parte dei presenti.

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Cif Centro Italiano Femminile Comunale di Melito P.S.

Melito di Porto Salvo, in data 28 Giugno 2014, alle ore 18,30, presso il Mausoleo Garibaldino sito in via Lungomare dei Mille, si è svolto un importante incontro che ha sancito l’introduzione a Melito  Porto Salvo di questa organizzazione tutta al femminile. I lavori hanno avuto inizio, all’aperto all’interno del mausoleo garibaldino, dove per la prima volta sono stati portati i saluti e la presentazione del Cif. Il tema dell’incontro è stato:” Il ruolo della Donna come entità multipla e aperta al terzo millennio”. Al tavolo erano presenti la Presidente del CIF Melitese Dr.ssa Franca Carrabotta, la presidente del CIF Regionale  Dr.ssa Maria Giovanna Ferrara. I lavori sono stati introdotti dalla prof.ssa Caterina Capponi. Dopo i saluti e la presentazione sono intervenuti il Prof. Carmelo Carabetta dell’università degli Studi di Messina che ha trattato il tema:”Mutamento socio culturale/Mutamento di genere.

Il Dr. Sandro Autelitano Psicologo-Psicoterapeuta, Dirigente Responsabile presso la locale ASL n. 5 di RC, che ha trattato il tema: Stalking:” Dipendenza della donna-psicopatologia della relazione affettiva”;

Il Dr. Emanuele Mattia Dirigente  che ha trattato il tema:”Cenni giuridici su femminicidio e Stalking”;

Il Sacerdote don Domenico Di Biasi della Parrocchia di San Giuseppe di Melito P.S., che ha trattato il tema:” Mulieris Dignitatem “La figura di Maria immagine e modello di una donna del presente”.

Tra i presenti varie autorità, il Consigliere Regionale Pier Paolo Zavettieri, la Vice Presidente Cif Melito”. Arch. Dominella Iaria, la segretaria organizzativa rappresentata dall’Avv. Annarita Foti, la Segretaria Cif Prof.ssa Antonietta Melidona, tutte le iscritte socie e simpatizzanti.

Mai si era visto a Melito di Porto Salvo una presenza femminile così folta, il Mausoleo Garibaldino era stracolmo, così come si evidenzia nelle foto, un vero successo delle donne.

Complimenti all’ organizzatrice Dr.ssa Carrabotta e allo staff, a cui esprimo vive congratulazioni e un augurio di  buon lavoro, ogni piccolo tassello può contribuire a rendere questo paese un po’ più vivo.

Melito di Porto Salvo, li 28.6.2014

daniele dattola

 

Centro Italiano Femminile Melito Cif001002 Cif001003 Cif001004 Cif001005 Cif001006 Cif001007 Cif001008 Cif001009 Cif001010 Cif001011 Cif001012 Cif001013 Cif001014 Cif001015 Cif001016 Cif001017 Cif001018 Cif001019 Cif001020 Cif001021 Cif001022 Cif001023 Cif001024 Cif001025 Cif001026 Cif001027 Cif001028 Cif001029 Cif001030 Cif001031 Cif001032 Cif001033 Cif001034 Cif001035 Cif001036 Cif001037 Cif001038 Cif001039 Cif001040 Cif001041 Cif001042 Cif001043 Cif001044 Cif001045 Cif001046 Cif001047 Cif001048 Cif001049 Cif001050 Cif001051 Cif001052 Cif001053 Cif001054 Cif001055 Cif001056 Cif001057 Cif001058 Cif001059 Cif001060 Cif001061 Cif001062 Cif001063 Cif001064 Cif001065 Cif001066 Cif001067 Cif001068 Cif001069 Cif001070 Cif001071 Cif001072 Cif001073 Cif001074 Cif001075 Cif001076 Cif001077 Cif001079 Cif001080 Cif001081 Cif001082 Cif001083 Cif001084 Cif001085 Cif001086 Cif001087 Cif001088 Cif001089 Cif001090 Cif001091 Cif001092 Cif001093 Cif001094 Cif001095 Cif001096 Cif001097 Cif001098 Cif001099 Cif001100 Cif001101 Cif001102 Cif001103 Cif001104 Cif001105 Cif001106 Cif001107 Cif001108 Cif001109 Cif001110 Cif001111 Cif001112 Cif001113 Cif001114 Cif001115 Cif001116 Cif001117 Cif001118

 

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