Il 30.09.2011 si è svolto un interessante Convegno nella città di Palizzi, presso la Biblioteca Comunale.
L’aula era gremitissima di Autorità politiche, e di persone interessate all’argomento.
Erano presenti il Sindaco di Palizzi Dr. Sandro Autelitano,
per il Comune di Bova Marina il Dr. Franco Tuscano.
E’ intervenuto il Sindaco di Palizzi Dr. Autelitano.
i lavori sono stati introdotti dal Dr. Franco Tuscano
La relazione è stata svolta dall’Illustre Prof. Giuseppe CORDIANO, del Dipartimento Studi Classici dell’Università di Siena;
Gli argomenti sono stati simili a quelli già trattati il 24.09.2011 nel Seminario di Studi del Comune di Bova Marina
Il Prof. Giuseppe CORDIANO ha relazionato per il Territorio tra Reggio e Locri Epizefiri, sulle ricerche topografico-Archeologiche fatte nell’ultimo quindicennio in un’antica area della Magna Grecia (dalla Protostoria agli albori dell’età Romana), da parte dell’Ateneo Senese.
Il Paleolitico e l’età Bizantina si sviluppano in un’area di 53 km2. In questi grafici ha rappresentato le prime aree d’indagine che sono stati indicati nel seguente modo: I quadrati rappresentano le fattorie, i punti rotondi le tombe, i triangoli postazioni militari.
Ha inoltre relazionato sui principali approdi della costa Jonica indicando il primo e più importante quello di Capo Spartivento
Ha parlato di una tomba protostorica trovata presso Pantano grande, introducendo la teoria nata su indicazione negli anni 70, di uno storico Claudio Sabbione che dava la collocazione dell’Alece, nella zona di Capo Spartivento
il Prof. Cordiano ha sostenuto, (visto che alcuni studiosi del passato hanno descritto che l’Alece scorreva in una gola profonda della dimensione in alcuni punti di 30 mt.), che l’Alece, corrisponde, come dimensione all’attuale fiumara di Palizzi.
ha continuato, dicendo, che per proteggere i confini tra Locri e Reggio vi erano delle postazioni militari ritrovate lungo il versante reggino dell’Alece (fiumara di Palizzi).
e degli insediamenti, fattorie e postazioni militari, sparse a ridosso dell’Alece.
Il prof. Cordiano ha anche sostenuto, al contrario di altre teorie, che il fortilizio trovato a San Salvatore era a difesa del territorio reggino.
I vasetti trovati in questa tomba tardo arcaico, provengono da tre punti diversi della Grecia, il primo da Atene, il secondo da Corinto il terzo da Samo, la tomba apparteneva ad un aristocratico locrese del 4° sec. a.C.. Successivamente la zona è stata colonizzata da tribù bruzie che si stanziarono creando un centro autonomo da Locri e da Reggio, cosi come si vede nella foto in basso, essendosi questi alleati con Annibale i Romani una volta, sconfitto, Annibale distrussero questo centro.
Quindi il Prof. Cordiano sostiene che l’Alece, corrisponde all’attuale fiumara di Palizzi e che la stessa in antichità era navigabile infatti i Greci commerciavano attraverso il porto, il vino e il legname ricco di resina (pece Bruzia) che veniva utilizzata per la calafatura delle navi, per sigillare le anfore, per migliorare il vino.
Per il periodo romano:
la strada principale è tracciata lungo la costa. Le ville imperiali romane erano l’edificio portante dell’economia romana,
Foto della traccia di una strada romana, a Palizzi.
In seguito furono costruite le ville residenziali, con i magazzini all’aperto.
Il testaccio di Palizzi è pieno di reperti di anfore in quanto in quel territorio venivano utilizzate in grande quantità per il commercio del vino.
L’aula gremita di persone tra cui molti personaggi esperti di archeologia, che si sono sempre occupati di ricerche archeologiche, di storia del territorio etc. di studiosi, di persone interessati all’evento.
tra questi : cito alcuni come Sebastiano Stranges che è intervenuto più volte.
Non me ne vogliano tutti gli altri presenti che ometto di citare. Molti sono stati gli interventi e le richieste fatte dai presenti
Palizzi, li 30.10.2011
daniele dattola
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