All’inizio del Lungomare di Melito P.S., vi è la splendida Piazza di Porto Salvo, con il Santuario della Madonna Maria SS.. Fatto costruire per volere di Don Domenico Alberti, Marchese di Pentadattilo, nel 1680, su approvazione dell’Arcivescovo Ibanez De Villanueva. L’Alberti era un uomo religiosissimo e rivolse supplica all’arcivescovo, per ottenere la licenza a poter costruire la chiesa di Porto Salvo, perché aveva una particolare devozione verso la Vergine. Il Marchese inoltre per la concessione avuta assegnò una congrua dote di ducati 7 annui di cui sei per la celebrazione di una messa la settimana, l’altro per la tenuta della chiesa, obbligandosi di pagare tale somma il 15 agosto di ogni anno con quanto ricavato dalle terre aratorie della contrada Annà. La chiesa fu iniziata a costruire nel 1637 in contrada Maiorana, con il titolo di Beatissima Vergine della Consolazione, ai tempi dell’arcivescovo Annibale d’Afflitto, essa già esisteva iniziata nelle sue fondamenta, ma mai portata a termine. Il quadro della Madonna di Porto Salvo era preesistente alla costruzione della chiesa, nulla si sa sulle sue origini, la tradizione popolare asserisce che il quadro comparve davanti l’attuale chiesa dove prima esisteva una piccola cappella, portato dalla Turchia sopra una nave, tanto è vero che il popolo canta durante la processione questa cantilena:”Di la Turchia si partiu, intra na navi fu purtata. E sbarcò cu fidi pia, sutta Melitu Maria”.
Ci sono nella tradizione altri racconti fantastici che è meglio tralasciare. L’autore è ignoto ma l’opera è magistrale, la tela è delle dimensioni di 1.55×1,28, ha avuto varie vicissitudini, restaurata, rubata e poi ritrovata, è comunque un’opera pregevole. Ogni anno il quadro viene trasportato da Melito nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Pentadattilo e ciò sta a dimostrare che questa inizialmente fu volontà del Marchese di Pentedattilo di ospitare tra le mura del suo castello la divina protettrice, ed era un segno di stima nei confronti di colui che aveva fatto costruire la chiesa di Porto Salvo. Il quadro addobbato con doni preziosi dai fedeli viene il 25 marzo di ogni anno portato dai cittadini di Melito in processione a Pentedattilo e qui tenuto per un mese. L’ultimo sabato di aprile i cittadini si recano di primo mattino, molti a piedi, per preghiera e voti, fin alla chiesa di Pentedattilo. Il quadro Inizia il ritorno verso Melito e alla fiumara Tabacco, i portatori della vara di Pentedattilo consegnano il quadro ai portatori di Melito che trasportano lo stesso fino al Santuario di Porto Salvo,
CONSEGNA DEL QUADRO DELLA MADONNA DI PORTO SALVO DAI PORTATORI DI PENTEDATTILO A QUELLI DI MELITO
a Melito si tengono le manifestazioni civili con bancarelle, (nei tempi passati si teneva la fiera bovina), giostre e manifestazioni canore. La festa dura due giorni Sabato e Domenica. La Domenica il quadro della Madonna viene portato in processione per le strade di Melito con la banda musicale e al rientro la festa culmina con manifestazioni canore e spettacolari giochi d’artificio.
RIENTRO MADONNA AL SANTUARIO MARIA SS.
Il popolo di Melito ha una grande venerazione del Santuario e della sua sovrana Protettrice, tanto è vero che nel passato (1863) per distinguere il comune dagli altri paesi col nome simile fu aggiunto il nome della sacra effigie.
Si sostiene che durante il medioevo in questa zona di Porto Salvo e oltre esisteva un Porticciolo chiamato “porto Venere” e che il Santuario della Madonna di Porto Salvo è sorto su un altro santuario dedicato a Venere che era la Dea dell’amore, protettrice dei marinai infatti il suo nome greco Afrodite significa emersa dalla spuma del mare. Virgilio definì il tratto di mare di fronte Melito “navifragum” (esposto ai nubifragi).
Melito di Porto Salvo 1.5.2014
daniele dattola
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