Ogni anno a Bova il 4 e 5 maggio viene festeggiato solennemente S. Leo, il patrono del paese.
Le reliquie del Santo sono qui custodite nella chiesa a Lui dedicata.
La chiesa cosi come indicato nel portale è stata costruita nel 1606
su una struttura già esistente,
sopra il portale lo stemma del paese.
Nella chiesa, inoltre, sono custoditi importanti opere d’arte, e, in una cripta, il busto in argento di S. Leo , sotto di esso un’urna d’argento con le sue reliquie.
La cappella risale al 1722 ed è stata donata dai fratelli Marzano per le grazie ricevute.
S. Leo era un monaco basiliano, nato nel territorio bovese, visse da eremita nei campi di Bova, dove lavorava con i “picari” , questi ricavavano la pece dagli alberi. Il santo , infatti, è rappresentato con la scure e il pane di pece. Una volta prodotta la portava a Messina e la vendeva, il ricavato lo donava ai poveri. Il santo si è sempre prodigato a favore sia dei Bovesi che degli Africesi, proprio perché il suo operato si svolgeva ai confini di questi due paesi “I Campi di Bova”. Alcune reliquie sono conservate dagli Africesi in un’altra chiesa di Africo. (vedi articolo su questo sito Africo vecchio). Nella chiesa di S. Leo ci sono vari quadri che rappresentano tutti i suoi miracoli.
S. Leo è famoso per un suo intervento decisivo a favore del popolo, si recò dal Re di Napoli invitandolo ad abbassare i debiti del fisco verso la popolazione stremata da un terremoto. Di Lui si conoscono molti miracoli, per cui alla sua morte fu santificato e divenne il patrono del paese.
Ogni anno il 4 maggio nel pomeriggio a Bova nella chiesa di S. Leo viene aperta la cripta
e il busto d’argento con le sacre reliquie vengono poste su una vara.
Fuori dalla chiesa la banda musicale suona dei brani.
L’operazione viene seguita con attenzione dal Sindaco della cittadina Santo Casile e dai fedeli.
La vara è accompagnata dai componenti delle confraternite di S. Rocco e di S. Leo, dalle autorità ecclesiastiche e civili,
dalla banda musicale e da tutti i fedeli viene portata in solenne processione per le vie del paese
(Il Direttore del GAL area Grecanica Casile)
( si sale in alto verso il castello e dopo si scende fino al centro del paese)
durante il percorso spari di mortaretti
attirano l’attenzione dei fedeli presenti
(Diacono Casile di Bova)
e dopo posta nella chiesa di Santa Caterina, vegliata dai fedeli.
Il 5 mattina verso le ore 10,30 arriva l’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova ad aspettarlo le autorità civili e militari.
(ad attendere l’arcivescovo i Sindaci di Bova Casile e Palizzi Autelitano)
Tutti insieme verso la chiesa accompagnati dal suono della banda.
L’arcivescovo celebra la S. Messa,
dentro e fuori la chiesa e strapiena di fedeli
dopo la vara è portata in processione per le vie del paese con varie soste tra cui una davanti al comune.
Durante il tragitto ci sono stati spari di mortaretti la vara era seguita dalla banda musicale e da tutte le autorità religiose, politiche, militari,dai fedeli accorsi numerosissimi.
Anche il già sindaco Dr. Giuseppe Carmelo Nucera, ha partecipato all’evento.
Infine la vara è stata riportata nella chiesa di S. Leo.
La vara dimora nella chiesa fino a giorno 8 e sarà visitata dai fedeli che si recano per pregare. La mattina dell’otto si fa una piccola processione intorno alla chiesa e dopo l’urna e il busto del santo vengono posti e rinchiusi nella cripta.
Questo Servizio è anche pubblicato sul seguente giornale online: “Ulisseland.com”
http://www.ulisseland.com/journal/?p=1932&lang=it
Bova, li 6.5.2012
daniele dattola
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