L’Italia è una nazione bellissima e la Calabria rientra tra queste bellezze. Voglio occuparmi dei posti della costa jonica meridionale che meritano una particolare attenzione, in quanto non molto sponsorizzati dai media. Per questo ho deciso di fare dei servizi fotografici, scegliendo luoghi che fanno parte della nostra costa calabrese, che hanno un fascino particolare. Il turista oggi, fa vacanze brevi e cerca sempre di visitare i posti più importanti. La punta di diamante è certamente Reggio Calabria, con il famoso lungomare, affacciato sullo stretto di Messina, una finestra che Gabriele D’Annunzio definì “Il più bel chilometro d’Italia”. Il Castello Aragonese, che rappresenta per Reggio Calabria un’importante pagina di storia, il Museo Nazionale con i tesori della Magna Grecia, i Bronzi di Riace (statue uniche al mondo di incomparabile bellezza) e tanti altri manufatti e reperti; l’incantevole Tropea, Scilla con Chianalea, l’Aspromonte e tanti tanti altri luoghi che non si può fare a meno di visitare, ciò non toglie che ci sono anche altri posti che sono meno famosi, paesi ospitali e ridenti, abitati da gente schietta e accogliente, gente fiera o paesi abbandonati. Con questo lavoro voglio evidenziare questi ultimi posti, belli ma non conosciuti da tutti, borghi abbandonati sulle alture, le bellezze del mare, i boschi selvaggi e incontaminati dell’Aspromonte, i castelli, le chiese, le testimonianze magno greche, bizantine, romane etc.
Comincio questo servizio con un paese, secondo me bellissimo che merita attenzione:
Per quanto riguarda la storia di Palizzi vi rimando ad un mio precedente lavoro il cui link è:
http://dattola.com/category/foto-e-notizie-di-melito-e-dintorni/luoghi/palizzi/
Per arrivarci si sale da Palizzi Marina costeggiando la fiumara,
dopo l’ultima curva appare il paese, adagiato sotto una roccia possente, con in alto il suo castello che domina tutto il panorama,
Il paesaggio è di una bellezza unica. In fondo al paese scorre la fiumara.
Il sindaco attuale di Palizzi è il Dr. Sandro Autolitano.
Personaggi di questo antico borgo furono Bruno Misefari, nato a Palizzi il 17 gennaio 1902 deceduto a Roma il 12 giugno 1936, ingegnere, fu filosofo, anarchico, poeta.
(Bruno Misefari f. da internet)
Saverio Monoriti medico condotto (1899/1990) un uomo molto umanitario che si prodigava ad aiutare tutti. Vittorina Alampi, insegnate, 1943/1949, morta tragicamente perché tentò di portare aiuto ai compagni la cui barca durante una gita a Taormina si capovolse, e per questo fu insignita di medaglia d’oro.
Il paese si contraddistingue per l’agricoltura, si coltiva il bergamotto, l’ulivo, viti, il vino di Palizzi è famoso in tutta Italia, proviene da vitigni posti nelle colline dal caratteristico timbro asciutto rosso intenso, con un tasso alcolico che va dai 13° ai 15°. Vi sono parecchie Aziende Pichilli, Marciano’, Borrello, Altomonte, larizza. Oggi grazie all’intervento del sindaco Autolitano, sembra che le stesse si siano consorziate. Un’attività molto sviluppata grazie alla presenza del mare, è la pesca che si fa nel borgo di Palizzi Marina, con ottimi risultati, perché nelle vicinanze di Palizzi c’è una delle zone più pescose della Calabria, Capo Spartivento.
Da Palizzi si sale verso Pietropennata, da dove si ammirano panorami bellissimi.
ed ecco Palizzi visto mentre si sale da Pietropennata
Lungo la salita verso Pietropennata c’è una sorgiva di acqua solfurea.
A Palizzi e nel suo territorio ci sono numerose chiese da visitare, la CHIESA DI S. ANNA, (Matrice), lo stile della facciata è molto semplice, spicca una cupola bizantina che risale all’XI° secolo e un campanile con orologio e sulla cupola aperta nei quattro lati le campane.
(Chiesa S.Anna davanti) (dietro)
(S.Anna matrice cupola bizantina)
all’interno un importante statua marmorea, attribuita al gruppo del Gagini che raffigura la beata vergine in braccio a S. Anna. Nella chiesa, inoltre, vi è la statua di S. Sebastiano e quella della Madonna del Carmine;
CHIESA DI SAN SEBASTIANO, che fu chiusa alle funzioni religiose nel 1841.
A Palizzi Marina: CHIESA DI SAN FRANCESCO DA PAOLA, e CHIESA DEL SANTISSIMO REDENTORE del 1932;
Nelle campagne di Pietropennata, vi è un’antica chiesa basiliana che veniva chiamata di S. Maria della Lica.
(Ruderi chiesa S. Maria dell’Alica foto Panet)
E a Pietropennata la CHIESA DELLO SPIRITO SANTO. che ospita la statua della Madonna, prima conservata nella chiesa dell’Alica;
CHIESA DELLA MADONNA DEL CARMINE
E’ da visitare anche il Castello che era cinto da mura con due torri.
All’interno c’era una piccola chiesa, tante stanze, ultimamente era malridotto ma sembra che siano stati fatti dei lavori di restauro, è stato dichiarato Monumento Nazionale, c’è una scritta in latino all’interno che dice che il castello nel 1580 è stato restaurato perché era cadente, appartenne alla famiglia Colonna e dopo dal 1866 in poi alla famiglia De Blasio.
Sia Palizzi Marina che la frazione di Spropoli hanno spiagge mozzafiato veramente incantevoli, è per questo motivo che d’estate i due borghi si riempiono di turisti.
Anticamente alla Marina c’era un porto greco denominato di Alece famosissimo ricostruito dai romani. La ferrovia quando passarono i binari alla fine del 1800 lo interrò. Durante l’anno, in particolar modo d’estate vengono effettuate parecchi sagre, importante la manifestazione del Paleariza che si svolge tutti gli anni ad agosto. Importante la funzione che ebbe anticamente la torre mozza.
Nelle serate estive molto frequentato è il lungomare di Palizzi Marina. Insomma chi fa le vacanze in questi luoghi non può fare a meno di visitare Palizzi e il suo territorio, il mare in modo particolare.
Secondo gli Studi del Prof. Cordiano,
l’Alece altro non è che l’attuale fiumara di Palizzi, Cordiano è arrivato a queste conclusioni, grazie a notizie storiche che riferivano che la fiumara navigabile aveva una dimensione di 30 mt. corrispondente esattamente alle dimensioni della fiumara di Palizzi,
è arrivato a queste conclusioni anche attraverso la mappatura del territorio di Palizzi nel quale intorno al corso della fiumara sono stati ritrovati dei resti di fortificazioni nel territorio che stanno a dimostrare che una sponda era occupata dai locresi e l’altra dai reggini.
E’ notizia di circa un mese fa pubblicata sulla Gazzetta del Sud che il prof. Sebastiano Stranges
ha fatto un’importante scoperta in località Gunì di materiali litici, due asce in pietra (Kopper unifacciali) di antica fattura che dimostrano e retrodatano la presenza umana in Calabria di 750.000 anni, cioè la presenza dell’uomo sin dal Paleolitico arcaico
Melito di Porto Salvo, li 11.3.2012
daniele dattola
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