Il Sito di Daniele Dattola

MELITO P.S. PRATICO’ STORIA DELLA SELLA DI G. GARIBALDI

 

 

In data 13.1.14 a Lacco di Melito P.S., durante una visita al maneggio di Paolo Praticò,

 

097mod_800x600

 

 

 

 

 

008_800x600

 

 

009_800x600

 

 

013_800x600

 

 

019_800x600

 

 

 

022_800x600

 

 

 

040_800x600

 

 

 

 

015_800x600

 

 

 

034_450x600

 

 

043_800x600 048_800x600

 

 

Paolo mi ha raccontato un’insolita storia, dicendomi che è in possesso della sella di Giuseppe Garibaldi. Riporto il racconto .

Era alla stazione ferroviaria di Milano, aveva circa 25 anni, si sentì chiamare e riconobbe un sardo suo vecchio commilitone, con cui aveva fatto il servizio militare a Civitavecchia, presso la Caserma Aurelia (1° Rg.to bersaglieri). Il vecchio amico, dal cognome Ledda, gli disse che era da almeno 2 anni che lo cercava, in quanto voleva informarlo che un pastore sardo, era in possesso della sella di Giuseppe Garibaldi e voleva venderla.

A detta di Paolo i cavalli noti di Garibaldi furono 3; 1 era la valorosa Marsala, 1 Borbone (avuto in regalo dal figlio Menotti tolto a un suo nemico Borbone a Reggio Calabria e chiamato per questo motivo così) e lo stallone SAID regalato a Garibaldi, insieme alla sella in questione, dal pascià ( Khedivè) d’Egitto.

Ledda aveva cercato Paolo Praticò perché durante la vita militare, Paolo parlava sempre del paese di Melito e della sua importanza, per lo sbarco avvenuto lì per ben due volte di Giuseppe Garibaldi.

Questo è il motivo per cui Ledda cercò di avvertire Paolo, in quanto questa vendita avrebbe potuto interessarlo.

Da Milano Paolo abbandonò il viaggio verso Legnano, dove era diretto e col suo vecchio amico Ledda partì verso la Sardegna.

In un paese vicino alla Maddalena incontrarono il vecchio pastore che aveva più di 80 anni, il pastore disse a Paolo che suo padre diceva sempre che quella era la sella di Giuseppe Garibaldi, e che Garibaldi aveva due nomi Giuseppe Maria. Paolo che aveva iniziato a lavorare in quel periodo come rappresentante, rapito dalla bellezza, e dal fatto che la sella avrebbe potuto essere veramente quella di Garibaldi, la pagò, una somma cospicua e la portò con se a Melito P.S. Ecco le foto

 

 

 

093mod_800x600

 

 

 

Un noto esperto in questa materia, contattato da Paolo, esaminata la sella, fece presente allo stesso che sicuramente risaliva al periodo garibaldino

 

094mod_800x600

 

 

096_800x600

 

 

097mod_800x600

 

 

e che l’ipotesi del regalo del Pascia’ (Khedivè) d’Egitto era rafforzata dal fatto che l’arcione (parte interna della struttura) era foderato con placenta di elefante e quindi poteva essere verosimile che era stato un regalo dal Pascià (Khedivè).

 

098 mod_800x600

 

 

099_450x600 100_450x600

 

 

 

103_450x600 092mod_450x600

 

 

104_800x600

 

 

 

105_800x600

 

 

106mod_800x600

 

 

117mod_800x600

 

 

Paolo stimandomi, mi ha fatto fotografare la sella, di cui è gelosissimo, portandomi a conoscenza di questa insolita, quasi incredibile storia .

 

Melito P.S., li 13.1.2014

 

daniele dattola

Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.